
Daniele e Mattia Boer, i due fratelli torinesi uccisi da una valanga in Svezia
Stoccolma, 21 marzo 2025 - Sono fratelli piemontesi i due sciatori italiani deceduti nella valanga di Kåasavagge, in Svezia. Si chiamavano Mattia e Daniele Boer, di 45 e 50 anni, originari della Val Pellice. Lo scrive il giornale locale L'Eco del Chisone.
Il terzo fratello – Simone, secondo il portale locale – è riuscito a rientrare alla base, il resort Niehkusi, ed è uno dei tre sopravvissuti al terribile incidente accaduto giovedì nella regione svedese di Abisko, quasi al confine con la Norvegia.
Mattia e Daniele Boer si trovavano proprio vicino all'elicottero, fermo, insieme ad altre cinque persone - tra cui il terzo fratello - quando si è staccata la valanga che gli ha travolti. È successo intorno alle 16 di ieri, giovedì 20 marzo.
Chi erano i due fratelli morti
Appassionati di sport, i tre frano erano partiti da Luserna San Giuseppe, in provincia di Torino, per una vacanza tra le più emozionanti: heliskiing sulle vette svedesi. Ma una massa di neve si è staccata da una parente e ha travolto l’elicottero che li aveva appena portati in cima alla montagna.
Lo rende noto la Farnesina. “L'ambasciata d'Italia in Svezia è in contatto con i familiari dei connazionali coinvolti e seguirà le procedure per il rientro in Italia delle salme degli sciatori deceduti”, specifica la nota del Ministero degli Esteri italiano.
“Cerco di vivere una vita intensa”
“Cerco di vivere una vita intensa tra famiglia, sport passioni e lavoro”, aveva scritto Mattia sul suo profilo Instagram. Tante le foto in motocross o su una tavola da surf di Mattia, amante dell’avventura e dello sport. “Sempre bello provare nuove emozioni...e sport!”, aveva scritto nel posti che accompagna una foto al mare mentre fa surf.

Cosa è successo
L’incidente è accaduto ieri durante un’escursione di heliskiing nell'estremo Nord della Svezia. Si tratta di uno sport estremo che consiste nel raggiungere la cime di una montagna con l’elicottero, per poi atterrare e trovare neve fresca da cui scendere con gli sci o lo snowboard. E quindi si scende a valle attraverso paesaggi mozzafiato, ma sostanzialmente soltanto fuoripista. È una disciplina, ormai in voga, in Italia e in Europa.
