Martedì 25 Marzo 2025
Marta Ottaviani
Esteri

Chat, gaffe e trattative a rilento. Ma Trump accusa l’Europa: parassita

Non ha mantenuto le promesse di soluzioni rapide. E per i sondaggi ha reso la Ue più popolare. Musk non se la passa meglio: le vendite Tesla nel Vecchio continente si sono quasi dimezzate nel 2025

Chat, gaffe e trattative a rilento. Ma Trump accusa l’Europa: parassita

Roma, 26 marzo 2025 – Vorrei, ma forse non ci riesco. Sono passati poco più di due mesi dall’insediamento del presidente americano, Donald Trump, e fra annunci roboanti, show down nello Studio Ovale della Casa Bianca e gaffe di ogni genere, mancava solo uno scandalo che mette in serio pericolo la sicurezza nazionale e fa fare all’amministrazione una figura a livello mondiale difficilmente definibile e rimediabile. Jeffrey Goldberg, direttore del magazine The Atlantic, di orientamento centrista e liberale, si è trovato iscritto d’ufficio a un gruppo su Signal, una piattaforma di messaggistica nota per la sua sicurezza. A tutti capita di venire inclusi in chiacchierate virtuali che non interessano. Molto più raro ritrovarsi in una chat con gli uomini più potenti degli Stati Uniti, fra cui il vicepresidente, JD Vance, il consigliere per la Sicurezza Mike Waltz e altri funzionari di primo piano che condividono informazioni top secret sugli attacchi nello Yemen.

Donald Trump
Donald Trump

Al giornalista non è rimasto altro che leggere, probabilmente senza parole, il contenuto dei messaggi e iniziare a preoccuparsi seriamente. Ai media ha dichiarato di non aver mai visto nulla del genere. Cosa che, negli Stati Uniti, da quando c’è Trump succede abbastanza spesso. Ma la divulgazione di piani di attacco è una cosa seria, che riguarda la sicurezza nazionale. A cui si aggiunge un bel problema in termini di diplomazia. Fra i messaggi, infatti, ci sono alcuni commenti del vicepresidente Vance, in particolare uno secondo il quale il numero due della Casa Bianca ‘odia dover salvare l’Europa’ perché dal canale di Suez passano soprattutto merci dirette verso il Vecchio Continente. Insomma, doveva essere un’amministrazione fenomenale, rischia di trasformarsi in un’amministrazione di fenomeni, speriamo anche non da baraccone. Intanto, Waltz potrebbe finire sotto inchiesta per aver creato la chat.

Il Dipartimento della Difesa parla chiaro: le app di messaggistica possono essere usate solo per il passaggio di documenti pubblici, non certo piani di attacco. Il presidente Trump minimizza e parla di ‘piccolo intoppo in due mesi’ e ha aggiunto di Donald Trump ha detto di essere d’accordo con Jd Vance nel giudizio secondo cui gli europei «sono parassiti». Poi ha precisato: "Lo sono stati per anni, ma non li biasimo, biasimo Biden”. Ma, con buona pace delle sue promesse, per il momento la sua amministrazione non ne ha mantenuta una. La guerra in Ucraina, che doveva risolvere in 24 ore, è ancora in corso e Mosca sembra proprio che stia facendo di tutto per prolungarla ulteriormente.

In Medio Oriente, se possibile, la situazione è ancora più tragica, fra tregue che non reggono e Netanyahu che continua a fare quello che vuole. I posti di lavoro tagliati sono a migliaia e il contraccolpo peggiore sui suoi elettori rischia di arrivare proprio dai dazi, su cui Trump intende tirare dritto. Non se la passa meglio Elon Musk: il miliardario e consigliere per il taglio della burocrazia vede la sua Tesla, colare a picco in Europa: a gennaio e febbraio le vendite di auto elettriche del marchio sono calate del 45 e 40%. Paradossalmente, l’unico effetto positivo la politica del tycoon sembra averlo avuto sull’Europa, che detesta tanto. Un sondaggio ha rivelato che il 74 per cento ritiene che il proprio Paese tragga vantaggio dall’essere nella Ue. Ben 89 per cento pensa che gi Stati membri debbano agire in modo più unito e coordinato. Una buona notizia per Ursula Von der Leyen e la sua squadra. Non serve, ma almeno fa morale.