Venerdì 10 Gennaio 2025
FRANCA FERRI
Esteri

Il caso di Charlotte Owen, più giovane baronessa di Inghilterra. “Nominata da Boris Johnson, nessuno capisce perché”

Trent’anni, ha lavorato a Downing Street come assistente per l’ex premier. I colleghi: “Incomprensibile”

Charlotte Owen, ex assistente di Boris Johnson e ora nominata baronessa (Getty Images)

Londra, 19 giugno 2023 – Un’ascesa folgorante, difficile da comprendere: Charlotte Owen, trent’anni, è appena stata nominata baronessa, diventando il più giovane membro della Camera dei Lord della storia. Una nomina a vita chiesta, e ottenuta, da Boris Johnson. E’ prassi che un primo ministro uscente premi collaboratori e alleati con nomine vari: l’ex premier propone una serie di nomi, e una apposita commissione approva o boccia l’onorificenza. Dall’elenco di Johnson ne sono stati cancellati 8, e approvati altri 7. Fra cui quello di Charlotte Owen, che dal 9 giugno è diventata baronessa.

Perché? Per quali meriti? La Owen, classe 1993, laureata nel 2015 all’Università di York in scienze politiche e relazioni internazionali, ha lavorato a Downing Street come assistente di Boris Johnson. Sul suo profilo Linkedin, la nuova baronessa aveva messo in curriculum di aver lavorato come consigliere, da febbraio 2021 a ottobre 22, ma in realtà, nota il Guardian, il suo nome non compare nell’elenco ufficiale dei consiglieri pubblicato a luglio 2022.

Un po’ pochino per diventare un pari del Regno Unito. Anche perché varie fonti sostengono che fosse in realtà Owen una semplice assistente, chiamata in sostituzione di una maternità. Un membro junior dello staff, nell’ufficio che manteneva i rapporti fra governo e parlamento. Nessuna lamentela professionale, da parte di chi ha lavorato con la bionda Charlotte, ma molto stupore per il fatto che sia finita sulla lista d’onore: “Nessuno di quelli che lavoravano lì riesce a capire perché sia sulla lista”, dice un insider al Times.

Quindi, perché Charlotte Owen è diventata baronessa? La domanda rischia di alimentare una lunga polemica politica, e anche molti gossip scandalistici. L’opposizione sostiene in primo luogo che a Boris Johnson non doveva essere consentito di rilasciare alcuna onorificenza, visto il modo ben poco onorevole con cui si era comportato, e chiede al premier Rishi Sunak di far rifiutare a tutti i prescelti i titoli ottenuti.