
Gli uomini della Guardia Costiera finlandese a bordo della petroliera ombra Eagle S
Roma, 28 dicembre 2024 - La Flotta ‘ombra’ russa sempre più nel mirino della Ue e dei Paesi che si affacciano sul Mar Baltico. Si stima che da quando è iniziata la guerra in Ucraina il 17% di tutte le petroliere in navigazione nel mondo siano navi ombra che Mosca usa per aggirare le sanzioni come il tetto di 60 dollari a barile imposto dall'Occidente sul petrolio russo. Ma non solo, in diverse occasioni queste navi ‘fantasma’ (Ma anche presunti pescherecci russi), avrebbero condotto attività di spionaggio per Mosca, fino ad arrivare a sabotaggi veri e propri. Una strategia che mostra chiaramente la guerra ibrida della Russia contro all'Occidente, colpevole di aiutare Kiev.
La Eagle S portata a riva per le indagini
Intanto continuano le indagini della procura finlandese sulla Eagle S, la petroliera russa accusata di aver danneggiato mercoledì il cavo Estlink 2, che trasporta l'elettricità dalla Finlandia all'Estonia. La nave, sotto sequestro al largo di Porkkala, a circa 30 chilometri da Helsinki, sarà trasportata a riva per facilitare le indagini. La nave, che batte bandiera delle Isole Cook, verrà portata vicino al porto finlandese di Kilpilahti, fa sapere la polizia, che ha istituito un limite di accesso di circa un miglio nautico attorno alla Eagle S. "per garantire la sicurezza operativa delle autorità", e una equivalente no-fly-zone.
Trovate attrezzature per lo spionaggio
E come le autorità finlandesi si aspettavano dopo le prime perquisizioni è emerso che la Eagle S è stata equipaggiata con speciali dispositivi adatti ad attività di spionaggio, fa sapere il sito lloydslist.com citando fonti riservate. Le attrezzature ad alta tecnologia trovate dalla polizia finlandese nella nave non sarebbero compatibili con la normale dotazione di bordo: rinvenuti anche un numero imprecisato di computer portatili con tastiere turche e russe utilizzate per controllare aerei e imbarcazioni appartenenti all'Alleanza atlantica.
Guerra ibrida della Russia
Lauri Läänemets, ministro degli Interni estone, ha dichiarato al New York Times: "Sappiamo che la Flotta ombra opera nella nostra zona e sappiamo che la Russia conduce sistematicamente operazioni ibride contro i Paesi della Nato e dell'Ue vicini". Il giornale sottolinea che il Mar Baltico è ideale per azioni ibride di Mosca: pieno di cavi sottomarini e raggiungibile facilmente da diversi porti russi. La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha sollecitato "nuove sanzioni europee contro la flotta ombra russa", ricordando che "quasi ogni mese le navi danneggiano importanti cavi sottomarini nel Mar Baltico", infatti ha spiegato la ministra, i marinai di queste petroliere "lasciano le ancore in acqua, le trascinano per chilometri sul fondale marino senza apparente motivo e poi le perdono quando le tirano su", danneggiando i cavi sottomarini. Per Baerbock oggi però "è più che difficile credere ancora alle coincidenze. Questa è una chiamata urgente al risveglio per tutti noi".
Intensificati i controlli nel Mar Baltico
Anche la guardia costiera estone e quella svedese hanno intensificato il monitoraggio del traffico marittimo nel Baltico con aerei e navi. Lo scorso aprile il comandante della marina svedese aveva testimoniato di evidenze sullo spionaggio russo, parlando di queste petroliere ombra e di alcuni pescherecci, avvistati con grandi alberi e strane antenne.