Sabato 25 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Cavo sottomarino danneggiato nel Baltico: nuovo allarme della Svezia. Lettonia invia nave da guerra

ll primo ministro Kristersson: “Il cavo collega Svezia e Lettonia”. Riga: “Individuata una nave sospetta”. La Nato in gennaio ha annunciato una missione per proteggere queste infrastrutture

Roma, 26 gennaio 2025 – Un cavo sottomarino in fibra ottica è stato danneggiato nel Mar Baltico. Nel dettaglio, i problemi sono stati riscontrati in acque svedesi, a circa 50 metri di profondità, in un tratto che collega Svezia e Lettonia. A denunciare l’accaduto il primo ministro scandinavo Ulf Kristersson su X. Si tratta solo dell’ultimo (presunto) incidente che segue una serie di problemi analoghi, riscontrati tutti nella stessa zona. 

"Ci sono informazioni che suggeriscono che almeno un cavo dati tra Svezia e Lettonia è stato danneggiato nel Mar Baltico. Il cavo è di proprietà di un'entità lettone", scrive il premier sul social network. “Sono stato in stretto contatto con il primo ministro lettone Evika Silina per tutto il giorno", aggiunge.  A gennaio, la Nato ha annunciato una missione per proteggere queste infrastrutture sottomarine con navi, aerei e droni. "Svezia, Lettonia e Nato - continua Kristersson - stanno collaborando strettamente sulla questione. La Svezia contribuirà con capacità rilevanti allo sforzo di investigare il presunto incidente".

Anche la premier lettone ha pubblicato un post in cui specifica che i danni sono stati riscontrati nella "sezione del cavo che si trova nella zona economica esclusiva della Svezia”. 

Il posizionamento di un cavo sottomarino, foto generic
Il posizionamento di un cavo sottomarino, foto generica

Lettonia manda nave da guerra

Riga ha inviato una nave da guerra sul luogo dell'incidente, specificando di aver individuato una "nave sospetta", la Michalis San, e altre due imbarcazioni nella zona. "Abbiamo una nave da guerra che pattuglia il Mar Baltico 24 ore su 24, giorno e notte, e questo ci ha consentito di intervenire rapidamente non appena ci siamo resi conto del danno", ha affermato il comandante della Marina lettone Maris Polencs, durante una conferenza stampa. "Si sono verificate interruzioni nei servizi di trasmissione dati", ha affermato il Centro nazionale radiotelevisivo lettone (Lvrtc), aggiungendo che sono state trovate soluzioni sostitutive e che nel complesso gli utenti finali non saranno interessati.

"Sulla base delle attuali conoscenze, riteniamo che il cavo sia stato danneggiato in modo significativo da fattori esterni", ha affermato l'azienda in una nota. "Lvrtc ha avviato un'azione penale". I paesi del Mar Baltico stanno cercando di rafforzare le proprie difese dopo il presunto sabotaggio di diversi cavi sottomarini avvenuto negli ultimi mesi. 

L’ombra della guerra ibrida

Episodi di questo tipo sono sempre più frequenti. Soprattutto nel Baltico, dove affacciano diversi Paesi membri della Nato e la Russia. La tesi degli incidenti, vista l’escalation numerica, è ormai troppo debole da sostenere. Non è chiaro se si tratti di azioni di guerra ibrida, attacchi terroristici od operazioni criminali con finalità economiche. In ogni caso, l’obiettivo di chi compie sabotaggi di questo genere è quello di minacciare, rallentare o comunque mettere in difficoltà le infrastrutture energetica o la rete internet europea che deve il suo corretto funzionamento proprio ai cavi sottomarini. 

La mappa dei cavi sottomarini nel nord dell'Europa
La mappa dei cavi sottomarini nel nord dell'Europa

Le navi spia

Nei giorni scorsi è stata la Gran Bretagna a lanciare un avvertimento alla Russia, a seguito del presunto tracciamento di una nave spia di Mosca nelle sue acque, a circa 72 chilometri dalla costa. La Yantar è entrata lunedì 20 nelle acque britanniche ed è stata individuata lo stesso giorno nel Canale della Manica, secondo il ministero della Difesa del Regno Unito. Londra sostiene che la nave avesse come obiettivo quello di “raccogliere informazioni” e mappare le infrastrutture sottomarine critiche. L’ambasciata russa in Gran Bretagna ha negato di aver mai mirato ai cavi delle telecomunicazioni, bollando le accuse come “assolutamente insostenibili”.  

La situazione nel Baltico, sempre più tesa e critica, riaccende i riflettori anche sul nodo Irlanda. Attraverso i fondali irlandesi viaggia circa il 75% dei cavi transatlantici. Una quota che rischia di diventare ancora più sensibile e strategica, anche alla luce dei danni in continuo aumento nelle acque tra Russia e Paesi scandinavi. La neutralità di Dublino, combinata alla bassa spesa in termini di Difesa dell’isola britannica, ora può diventare un problema per tutta l’Europa. 

La solidarietà della Ue

Dopo l'annuncio del nuovo danneggiamento, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha espresso la sua "totale solidarieta'" ai Paesi europei colpiti. "La resilienza e la sicurezza delle nostre infrastrutture critiche sono una priorita' assoluta", ha sottolineato la presidente su X.