Roma, 3 gennaio 2025 – In Finlandia è partita l’ispezione della petroliera Eagle S, sospettata di appartenere alla “flotta fantasma” russa che ha causato il guasto di un cavo sottomarino nel Mar Baltico.
“Il 2 gennaio 2025, l’agenzia finlandese di trasporti e comunicazioni Traficom inizia un’ispezione di controllo dell’Eagle S”, ha annunciato in un comunicato stampa la direttrice di Traficom, Sanna Sonninen, precisando che questo controllo ha avuto luogo in aggiunta all’indagine avviata dalla polizia finlandese. “Stiamo effettuando l’ispezione in modo da non interferire con le operazioni di polizia e le indagini”, ha precisato.
La Eagle S, battente bandiera delle Isole Cook, è sospettata di aver causato danni il giorno di Natale nel Mar Baltico al cavo elettrico sottomarino EstLink 2, che collega la Finlandia all’Estonia. La nave è stata abbordata e poi trasferita sotto scorta nella rada del porto di Kilpilahti, 40 chilometri a est di Helsinki, dove gli investigatori la stanno ispezionando e interrogando il suo equipaggio composto da una ventina di persone.
Il termine di nave fantasma si riferisce alle navi che trasportano petrolio greggio e prodotti petroliferi russi sotto embargo. Nei giorni scorsi la Nato ha annunciato che rafforzerà la sua presenza militare nel Mar Baltico.
Un tribunale di Helsinki ha stabilito che la petroliera rimarrà sotto sequestro in Finlandia. La società di gestione della nave ha incaricato un avvocato finlandese di rivolgersi al tribunale per ottenere il rilascio della Eagle S. Nel frattempo, Fingrid, l'operatore del cavo Estlink 2, ha annunciato di aver chiesto al tribunale la confisca della petroliera per sostenere la propria richiesta di risarcimento per i danni al cavo e le perdite dovute alla conseguente interruzione di corrente.
Molti casi simili si sono verificati nel Baltico dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
Due cavi di telecomunicazioni sono stati tagliati il 17 e 18 novembre nelle acque territoriali svedesi. Una nave battente bandiera cinese, la Yi Peng 3, che si trovava nella zona al momento dell’incidente, è nel mirino di Stoccolma. L’Unione europea ha fatto sapere che sta rafforzando le misure per “proteggere i cavi sottomarini, in particolare migliorando lo scambio di informazioni, implementando nuove tecnologie di rilevamento e capacità di riparazione subacquea e cooperando a livello internazionale”.
Intanto il governo svedese ha annunciato l’invio di una nave per aiutare la Finlandia nelle indagini.