Harare, 6 novembre 2019 - L'emergenza siccità non risparmia le Cascate Vittoria, meraviglia della natura sul fiume Zambesi, incastonata tra Zambia e Zimbabwe. Il simbolo dell'Africa è a secco, nell'attesa - o meglio, nella speranza - che la stagione delle piogge in novembre riporti linfa e vigore. Il flusso delle cascate è crollato a fine ottobre a 109 metri cubi al secondo, livello più basso da metà anni '90. A rilanciare l'allarme è Bloomberg, dopo che il presidente dello Zambia, Edgar Chagwa Lungu, a inizio del mese scorso, aveva espresso tutta la sua preoccupazione per la siccità più rigida che l'Africa stia vivendo da decenni. "Queste foto ci ricordano con crudezza quello che i cambiamenti climatici stanno facendo all'ambiente", scriveva su Twitter Lungu a corredo di una serie di immagini eloquenti. Il primato negativo risale all'ottobre 1996, quando si toccarono i 99 metri cubi al secondo. Nell'aprile 1977 si raggiunse invece il record di portata, con 6.172 metri al secondo.
These pictures of the Victoris Falls are a stark reminder of what climate change is doing to our environment and our livelihood. It is with no doubt that developing countries like #Zambia are the most impacted by climate change and the least able to afford its consequences. pic.twitter.com/a6X0V2TrEQ
— Edgar Chagwa Lungu (@EdgarCLungu) October 1, 2019
La mappa
Emergenza siccità
La situazione a fine ottobre si è mostrata in tutta la sua gravità. "La temperatura ha raggiunto i 51 gradi, non è rimasto più neanche un filo d'erba", rivela a The Times Craig Chittenden, da 40 anni guida del parco naturale Mana Pools, situato a 450 chilometri a nord est dalle cascate, nel territorio dello Zimbabwe. Sembra una distanza abissale, ma l'acqua che sgorga impetuosa dalle Vittoria è vitale per l'equilibrio del parco. "Non so dire quanti animali siano morti o stiano mordendo", dice ancora Chittenden. "Sono tutti pelle e ossa".
Turismo ed energia a rischio
Le Cascate Vittoria sono un patrimonio naturale unico, che appartiene a tutto il pianeta. Ma le conseguenze della siccità ricadono, prima di tutto, sulle aree circostanti. A cominciare dal turismo, vitale per l'economia di quelle terre, e che rischia di essere seriamente minato dal mutato scenario. "Le attività di rafting e le visite nella foresta pluviale sono diminuite", spiega Clement Mukwasi, presidente dell'associazione di promozione turistica locale. Ripercussioni anche sulla diga di Kariba, sullo Zambesi. Il bacino è rimasto pieno solo al 15%, costringendo l'autorità a ridurre la produzione di energia idroelettrica. "Rischiamo di doverla interrompere", ha dichiarato pochi giorni fa Mthuli Ncube, ministro delle finanze dello Zimbabwe.
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Le Cascate Vittoria in alcune foto d'archivio