Sydney, 1 febbraio 2023 - L'impresa è riuscita: è stata recuperata la capsula radioattiva andata dispersa in Australia. Lo comunicano le Autorità dello Stato Occidentale.
L'incidente a metà gennaio: la capsula, di proprietà della compagnia Rio Tinto che si occupa di estrazioni, era stata smarrita da un camion da miniera. Subito erano scattate le ricerche, che solo oggi hanno avuto esito positivo. Ebbene, il pericoloso oggetto - 6 millimetri di diametro e 8 millimetri di altezza, contenente una "piccola quantità" della sostanza radioattiva Cesio-137 - si trovava sul ciglio della strada a 200 km dalla città dal sito minerario di Gudai Darri (a nord di Newman) da dove era partito il camion, arrivato poi a Perth: un percorso di 1.400 chilometri, che è stato setacciato palmo a palmo.
La capsula, utilizzata nelle miniere, fa parte di un misuratore utilizzato per stabilire la densità del minerale di ferro. L'azienda Rio Tinto l'aveva affidata a un servizio di trasporto su gomma specializzato.
"E' stato trovato un ago in un pagliaio - ha detto ai giornalisti il responsabile dei Servizi di emergenza dello Stato australiano, Steve Dawson - e credo che la popolazione dell'Australia Occidentale potrà dormire meglio stanotte".
Le autorità avevano avvertito dei rischi di esposizione alle radiazione da Cesio-137, che includono "ustioni da radiazioni o malattie da radiazioni", come il cancro. Esporsi al Cesio equivale a "ricevere 10 raggi X in un'ora, la quantità di radiazioni naturali che riceveremmo in un anno semplicemente camminando", aveva spiegato Robertson.
Ora la capsula è stata messa in sicurezza.