Mercoledì 2 Ottobre 2024

Cambridge Analytica chiude dopo lo scandalo dei dati di Facebook

L'azienda: "Accuse infondate ma non è più possibile continuare a operare". Facebook: "Le indagini andranno avanti lo stesso" Zuckerberg al Congresso: "Anche i miei dati a Cambridge Analytica" Il mea culpa: "Mio grande errore, ora faremo i poliziotti"

Il quartier generale di Cambridge Analytica a Londra (Ansa)

Il quartier generale di Cambridge Analytica a Londra (Ansa)

Londra, 2 maggio 2018 - Dallo scandalo alla chiusura. Cambridge Analytica cessa immediatamente tutte le operazioni. In una nota, spiega: "Negli ultimi mesi Cambridge Analytica è stata oggetto di numerose accuse infondate e, nonostante gli sforzi della società di correggere le informazioni, è stata denigrata per attività che non solo sono legali ma sono ampiamente accettate come facenti parte integranti della pubblicità online". L'azienda e la sua controllante (Scl) hanno avviato le procedure di insolvenza nel Regno Unito, dove è stata al centro dello scandalo dei dati degli utenti Facebook monitorati e usati a fini politici.

image Immediato il commento di Facebook: le indagini andranno avanti, la chiusura di Cambridge Analytica "non cambia il nostro impegno e la nostra determinazione a capire esattamente cosa è accaduto e ad assicurarci che non si ripeta".

"E' stato determinato che non è più possibile continuare a operare", ha detto l'azienda. I servizi di Cambridge sono stati usati anche dalla campagna di Donald Trump per la corsa alla Casa Bianca, analizzando i comportamenti su Facebook per individuare le preferenze politiche degli utenti cui venivano lanciati messaggi elettorali mirati. 

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Facebook ha ammesso che i dati di fino a 87 milioni di utenti potrebbero essere stati utilizzati in questo modo. L'azienda aveva chiesto al legale britannico Julian Malins di condurre un'indagine indipendente per le accuse di aver violato la privacy di chi utilizza Facebook, e l'avvocato "ha concluso che tali accuse non erano basate sui fatti", ha detto l'azienda. "Nonostante la certezza che i suoi impiegati abbiano sempre agito in maniera etica e legale - ha spiegato ancora Cambridge Analytica - l'assedio dei media ha bloccato virtualmente ogni nostro cliente e fornitore". Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, in un'intervista rilasciata al sito di informazione Vox, aveva detto che il social network avrà bisogno probabilmente di "qualche anno" per risolvere i problemi emersi con le rivelazioni dell'uso di dati degli utenti. Secondo Zuckerberg, ascoltato anche in audizione nel Parlamento degli Stati Uniti, uno dei problemi di Facebook è che sia troppo "idealistico", incentrato sugli aspetti positivi del connettere le persone e che "non spendesse abbastanza tempo per investire o riflettere su alcuni degli usi negativi degli strumenti".

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Congresso Usa, Mark Zuckerberg davanti alla Commissione Commercio del Senato (Ansa)
Congresso Usa, Mark Zuckerberg davanti alla Commissione Commercio del Senato (Ansa)