Londra, 15 febbraio 2023 - Nel 2018 era stato protagonista di uno dei salvataggi più spettacolari della storia: quello 12 baby calciatori rimasti intrappolati con il loro allenatore in una grotta allagata in Thailandia. Ieri però Duangpetch Promthep, il capitano di quella squadra, è morto a 17 anni in Gran Bretagna dove si era trasferito l'anno scorso per frequentare un'accademia di calcio.
Il ragazzo è stato trovato privo di conoscenza nel dormitorio del college dove viveva del Leicestershire, inutile il trasferimento in ospedale. "Era molto felice di giocare a calcio qui, era molto veloce, intelligente e pieno di vita", ha dichiarato, Kiatisuk Senamuang, fondatore della Zico Foundation, che sosteneva la formazione del giovane calciatore. Non sono state rese note le cause del decesso, ma - secondo quanto riporta la Bbc - la polizia non avrebbe riscontrato nulla di sospetto. Ma in Thailandia è stato detto che al ragazzo è stato riscontrato un trauma cranico.
Promthep, che tutti chiamavano Dom, era balzato agli onori della cronaca proprio per la complicata operazione di salvataggio internazionale, durata 17 giorni, per portare fuori dalla grotta di Tham Luang la squadra dei Wild Boars. Il suo volto sorridente, illuminato dalla luce della torcia di un subacqueo dopo che i ragazzi erano stati trovati nella grotta, è stata una delle immagini più memorabili di quella storia che aveva tenuto con il fiato sospeso il mondo intero. La vicenda ha anche ispirato il film 'Tredici vite' diretto dal regista Ron Howard.
Lo scorso agosto aveva annunciato su Instagram di aver vinto una borsa di studio per entrare a far parte della Brooke House College Football Academy di Market Harborough. Un risultato per il quale tutti i suoi ex compagni si erano complimentati. Gli stessi che adesso lo piangono sui social.