Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Burkina Faso, 27 morti nell'Hotel. Due sono francesi

Al Qaeda rivendica: "Vendetta contro la Francia". Il proprietario di uno dei locali coinvolti, il Cafè Cappuccino, è italiano. Intanto nel Nord del Paese sono stati rapiti due cittadini austriaci, un medico e sua moglie VIDEO - L'ESPLOSIONE IN DIRETTA

Burkina Faso, il blitz delle forze speciali all'Hotel Splendid (Ansa)

Burkina Faso, il blitz delle forze speciali all'Hotel Splendid (Ansa)

Ouagadougou (Burkina Faso), 16 gennaio 2016 - Ci sono due vittime francesi nell'attentato in Burkina Faso. Nell'attacco terroristico - rivendicato da Al Qaeda - messo a segno ieri sera nella capitale Ouagadoudou sono morte 27 persone.

L'ATTENTATO E IL BLITZ - Uomini armati hanno fanno irruzione in un hotel e nel cafè Cappuccino, frequentati da occidentali. In mattinata i terroristi hanno attaccato anche un altro hotel della zona. Nella notte le forze speciali hanno dato il via a un blitz nell'hotel sequestrato dai terroristi: in tutto le forze di sicurezza sono riuscite a liberare 150 persone (di 18 nazionalità diverse) prese in ostaggio dai jihadisti, mentre 33 degli ostaggi liberati sono feriti. Tre jihadisti sono stati uccisi, "un arabo e due neri africani". Il ministro per le Telecomunicazioni, Remis Dandjinou, dichiara che tra gli ostaggi tenuti nello Splendid Hotel e liberati c'era anche il ministro dei Lavori Pubblici, Clement Sawadogo. Gli ostaggi sono stati tratti in salvo dalle forze di sicurezza del Burkina Faso, aiutate dai militari francesi che hanno cercato di mettere in sicurezza l'hotel. 

NUOVO ATTACCO - Appena terminato il raid delle forze di sicurezza del Burkina Faso contro i terroristi che avevano attaccato l'hotel Splendid e il caffè-ristorante Cappuccino, è partito un secondo attacco terroristico in un altro albergo della zona: l'hotel Ybi, poco distante dal cafè Capucino. Le operazioni per la messa in sicurezza della zona da parte delle forze speciali sono continuate fino a tarda mattinata. 

LE VITTIME - In tutto le vittime sarebbero 27, dieci delle quali sono stati trovati all'interno del bar 'Cappuccino Cafè', che sorge a pochi passi dall'hotel dove gli assalitori tengono ancora in ostaggio decine di persone. Intorno alle 7,40 ora italiana si è sentito uno scambio di spari d'arma da fuoco tra le forze di sicurezza burkinabesi e il commando jihadista trincerato nel cafè Cappuccino

LA RIVENDICAZIONE - E' al-Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi) l'organizzazione terroristica che si è attribuito l'assalto. Aqmi ha inviato un messaggio di rivendicazione all'agenzia di stampa mauritana al Akbar in cui precisa che l'attacco è stato condotto da uomini che appartengono ad al- Murabitoun, un gruppo che opera nel deserto del Sahara e che è guidato dal jihadista algerino considerato uno dei principali capi di Aqmi, Mokhtar Belmokhtar. Al-Murabitoun è stato l'autore dell'attacco, condotto con modalità molto simili due mesi fa nella capitale del Mali, Bamako, quando un commando islamista prese d'assalto l'Hotel Radisson Blu, anche quello frequentato soprattutto da occidentali. Il gruppo sostiene che l'assalto è un messaggio "scritto dagli eroi dell'Islam con il sangue", un attacco "contro gli adoratori della Croce, gli occupanti delle nostre terre, i saccheggiatori delle nostre ricchezze e coloro che violentano la nostra sicurezza": un attacco per "punire gli adoratori della Croce per i crimini commessi in Repubblica Centrafricana, in Mali e nelle altre terre dei musulmani e per vendicare il nostro Profeta".

AUDIO DEL COMMANDO - In un messaggio audio registrato all'interno dell'hotel 'Splendid' uno dei membri del commando di al-Qaeda nel Maghreb Islamico rivolge esplicite minacce alla Francia, ex Potenza coloniale nella regione, e afferma che in seguito all'assalto contro l'albergo sono state uccise almeno trenta persone, dunque un numero maggiore rispetto al bilancio ufficiale diffuso al momento. "Combatteremo la Francia fino all'ultima goccia di sangue", avverte il terrorista, il quale si esprime in lingua araba, servendosi però in particolare del dialetto hassaniya tipico delle tribù beduine del Sahel. Non è chiaro se l'uomo sia poi morto insieme ai complici nella controffensiva delle forze governative, oppure se sia riuscito a fuggire. La registrazione, dalla durata di poco superiore ai tre minuti, è stata recapitata all'agenzia privata di stampa mauritana 'al-Akhbar', abituale collegamento utilizzato dai qaedisti per comunicare con l'esterno, la stessa che in precedenza aveva ricevuto anche la rivendicazione. 

L'IRA DI HOLLANDE - Il presidente francese, Francois Hollande, ha denunciato "l'attacco efferato e vile" a Ouagadougou. "Le truppe francesi forniscono sostegno alle forze burkinabesi", ha confermato l'Eliseo, sottolineando che "il presidente della Repubblica ha espresso il suo totale sostegno all'omologo (Roch Marc Christian) Kaborè". Le forze speciali francesi sono di stanza alla periferia di Ouagadougou nel quadro delle operazioni anti-jihadiste nel Sahel.

Anche Washington dispone di 75 militari nel Paese e ha detto che sta apportando sostegno alle forze francesi nell'operazione. 

BAR ITALIANO - Il bar Cafe' Cappuccino - lo suggerisce il nome stesso - è di proprietà di un italiano e si trova sulla centralissima Avenue Nkrumah, accanto all'Hotel Splendid. E' un punto di riferimento per i visitatori italiani e occidentali nella capitale del Paese africano. L'Unità di crisi della Farnesina segue da ore gli sviluppi della vicenda e attraverso la rete diplomatico-consolare sta cercando di verificare l'eventuale coinvolgimento di cittadini italiani nell'attacco qaedista. La Farnesina raccomanda di evitare la zona e, in caso di necessità, contattare l'Ambasciata d'Italia in Costa d'Avorio.

RAPITI DUE AUSTRIACI - Due cittadini australiani, e non austriaci come inizialmente si era appreso sono stati rapiti nella notte nella zona settentrionale del Burkina Faso.  Si tratta di un medico e di sua moglie che vivevano e lavoravano lì come volontari dal 1972. Sono stati sequestrati a Djibo, capoluogo della provincia settentrionale di Soum, vicino al confine con il Mali.