Martedì 18 Marzo 2025
REDAZIONE ESTERI

Bulgaria: un minuto di silenzio per la morte dell’ex calciatore, ma lui è ancora vivo

Una gaffe senza precedenti quella del club Arda Kardzhali che ha commemorato durante una partita la morte di un suo ex calciatore che, però, è vivo e vegeto

Un fermo immagine del minuto di silenzio durante la partita tra Arda Kardzhali e Levski Sofia

Un fermo immagine del minuto di silenzio durante la partita tra Arda Kardzhali e Levski Sofia

Roma, 18 marzo 2025 – Un tributo toccante, una squadra raccolta in silenzio, il pubblico commosso. Questa la scena nell’Arena Arda (in Bulgaria) dove domenica scorsa i calciatori della Arda Kardzhali e del Levski Sofia hanno pianto la morte dell’ex attaccante Petko Ganchev, 79 anni. Una scena sicuramente commovente, ma a posteriori decisamente fuori luogo: l’ex calciatore non solo è vivo e vegeto, ma anche in perfette condizioni di salute. 

Le scuse da parte del club 

La tragica notizia della morte di Ganchev sarebbe arrivata poco prima dell’inizio della partita. La sua, una carriera dedicata all’Arda Kardzhali: nel ruolo di attaccante, ha segnato più di 120 gol per il club. Omaggiarlo con un minuto di silenzio non solo era doveroso, ma forse anche riduttivo. I giocatori di entrambe le squadre si sono quindi allineati sul cerchio centrale e hanno chinato la testa in segno di rispetto. Tuttavia, a partita cominciata, i manager dell’Arda Kardzhali si sono accorti della terribile gaffe: Petko Ganchev non era affatto morto. Immediate le scuse da parte della squadra su Facebook, che ha augurato all’ex calciatore “molti altri anni di buona salute”.

La vicenda dagli occhi di Petko 

Petko Ganchev, a distanza di anni, è ancora un grande tifoso dell’Arda Kardzhali. E non solo, a suo dire non si perde nessuna partita. Quella domenica pomeriggio, però, aveva avuto degli impegni che gli hanno impedito di tornare a casa per l’inizio del match. L’ex calciatore ha raccontato alla stazione bulgara bTv che era in macchina quando ha iniziato a ricevere numerose telefonate da amici e parenti. Ma si sa, non si sta al telefono alla guida, e quindi ha ignorato le chiamate senza pensarci troppo. Ha capito che qualcosa non andava quando, dopo essere rientrato a casa, ha trovato sua moglie in lacrime nel giardino di casa: era convinta che suo marito fosse morto e, ancora peggio, di averlo appreso grazie a una partita di calcio. “Petko, Petko, hanno annunciato in Tv che sei morto!”, avrebbe detto scoppiando a piangere.