Roma, 4 novembre 2024 - Vorace come nessuno osservato prima, il buco nero LID-568 sfonda tutte le previsioni a livello teorico fatte in precedenza e si divora la materia a un ritmo 40 volte superiore a quanto ritenuto possibile.
La partecipazione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica
L'incredibile scoperta è stata fatta da un gruppo di ricerca internazionale guidato da Hyewon Suh, del NoirLab dell'americana National Science Foundation. Allo studio hanno partecipato anche Federica Loiacono, Giorgio Lanzuisi, Stefano Marchesi, Roberto Decarli e Brian Lemaux, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica. Il lavoro pubblicato su Nature Astronomy. LID-568 risale a quando l'universo aveva appena 1,5 miliardi di anni fa. E' stato osservato combinando i telescopi spaziali James Webb e Chandra.
Il buco nero che sfonda i limiti conosciuti
LID-568 è speciale, infatti è noto che i buchi neri catturino tutto quello che gli passa vicino grazie al loro campo gravitazionale, trascinandolo all'interno. Fino ad oggi si teorizzava che questo meccanismo seguisse delle regole, fissate con il cosiddetto limite di Eddington che definisce l'equilibrio tra la materia in caduta in un buco nero e l'energia che viene emessa. Ma lo studio dei ricercatori ha portato alla luce una realtà diversa per il giovane buco nero supermassiccio: LID-568 supera di circa 40 volte l'equilibrio di Eddington, cioè assorbe la materia molto più velocemente di quanto ipotizzato. E' l'unico ad aver violato questo limite fino ad oggi e per questo potrebbe fornire importanti nuovi indizi sulla formazione dei buchi nati già nelle primissime fasi dopo la nascita dell'universo.
Flussi di energia come valvole di sfogo dal buco nero
Gli scienziati inoltre ritengono che questi buchi neri potrebbero essere cresciuti molto rapidamente attraverso singoli episodi, cioè inglobando moltissima materia in pochissimo tempo. Inoltre vicino al buco nero sono stati osservati potenti flussi di energia che potrebbero essere una specie di valvola di sfogo che regole il delicato equilibrio tra energia e materia in eccesso.