Venerdì 8 Novembre 2024

Bruxelles sotto assedio: 1300 trattori minacciano di bloccare la tangenziale. Abbattuta storica statua davanti all’Europarlamento

I leader degli agricoltori incontrano von der Leyen, il premier belga De Croo e quello olandese Rutte. La Lega con i manifestanti: “Protesta figlia di anni di scelte sbagliate in Ue”. Trattori in corteo anche a Milano

Bruxelles, 1 febbraio 2024 - Bruxelles invasa da oltre mille trattori, gli agricoltori di tutta Europa stanno manifestando contro la Politica agricola comune (Pac) e il Green Deal, bloccando le strade della città, fino a minacciare nel pomeriggio il blocco della tangenziale. La capitale belga ospita oggi il Consiglio europeo straordinario, con tutti i principali leader Ue.  I rappresentanti dei manifestanti hanno incontrato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il primo ministro belga Alexander De Croo e il premier olandese Mark Rutte. Udienze che non avrebbero sbloccato la situazione. 

Agricoltori a Bruxelles, abbattua la statua appartenente a John Cockerill
Agricoltori a Bruxelles, abbattua la statua appartenente a John Cockerill

Bruxelles assediata

Sale la tensione nel pomeriggio, con i circa 1.300 trattori che minacciano di bloccare la tangenziale di Bruxelles nelle ore di punta. Dopo una giornata di assedio davanti all’Eurocamera, il vicepresidente della Federazione dei giovani agricoltori belgi (Fja) ha dato il via alla smobilitazione dei mezzi presenti nell’area sin dalla scorsa notte. Parlando da un trattore, ha espresso la sensazione condivisa di non essere stati ascoltati. I trattori sono quindi partiti in direzione del ring della capitale belga.

I mezzi agricoli stamane hanno sbarrato le strade in particolare in prossimità del quartiere europeo. La premier estone, Kaja Kallas, ha dovuto raggiungere a piedi l'Europa Building: "E' stato un po' difficile entrare, ma è stata una camminata piacevole", ha detto ai giornalisti entrando. Gli agricoltori hanno bloccato Place de Luxembourg, davanti alla sede del Parlamento europeo dove hanno abbattuto una storica statua appartenente al complesso monumentale dedicato a John Cockerill, pioniere dell'industria siderurgica e ferroviaria del Belgio. Alcuni manifestanti hanno anche fatto esplodere dei petardi e hanno appiccato alcuni roghi con legna e pneumatici. Il sindaco di Bruxelles riferisce di almeno quattro fermi operati dalla polizia belga. 

Perché protestano gli agricoltori

Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è all'Europa Building di Bruxelles, dove all’ordine del giorno c’era la revisione del bilancio comune con l’approvazione del finanziamento di emergenza da 50 miliardi all'Ucraina.

A manifestare a Bruxelles anche la Coldiretti, in piazza insieme agli spagnoli di Asaja, ai portoghesi di Cap ai belgi dell'Fwa fino ai giovani della Fja e molti altri. Segnali di distensione in Francia, con l’appello dei sindacati agricoli Fnsea e Jeunes Agriculteurs (Ja) che hanno chiesto la sospensione dei blocchi dei trattori sulle strade dopo i nuovi annunci del premier, Gabriel Attal, a favore del mondo rurale.

La protesta a Milano

Nel frattempo, la protesta coinvolge oggi Milano. Il corteo di mezzi agricoli del coordinamento nazionale Riscatto agricolo partito dal campo base di Melegnano è giunto nel pomeriggio davanti a Palazzo Pirelli, sede del consiglio regionale lombardo, monitorato dalle forze dell’ordine. 

La solidarietà della Lega

Gli agricoltori incassano la solidarietà della Lega. “Le proteste che vanno avanti da settimane in tutta Europa e arrivate fino a Bruxelles in questi giorni, con manifestazioni di massa di fronte alle istituzioni Ue, non possono e non devono essere ignorate”, dichiara la delegazione del Carroccio al Parlamento europeo. “Di fronte a queste proteste, Bruxelles dovrebbe iniziare a fare autocritica”, si aggiunge. “Quanto sta accadendo è il risultato di anni di scelte politiche sbagliate da parte dell'Ue, che con la sua agenda vuole sacrificare l'agricoltura e interi settori produttivi fondamentali sull'altare dell'ideologia green”, conclude la delegazione. 

Lollobrigida: violenza mai giustificata

“La violenza non è mai giustificata, per nessuna ragione al mondo. Le manifestazioni democratiche e pacifiche della grandissima parte degli agricoltori vanno rispettate – dice il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida a margine di un evente al Mimit –. Quando c'è violenza invece c'è un problema. Non ci sono giustificazioni alla violena”.