Oslo, 5 settembre 2014 - Anders Behring Breivik, l'estremista di destra autore delle stragi del 2011 in Norvegia che causarono 77 morti, vuole fondare un partito "fascista" dal carcere. Lo ha annunciato lui stesso in una lettera di 34 pagine alla magistratura norvegese in cui lancia un "ultimatum" ai giudici perché rimuovano gli ostacoli alla costituzione del "Partito fascista norvgese" e della "Lega nordica".
Breivik, oggi 35enne, pianificò ed eseguì l'attentato a Oslo e la caccia all'uomo contro i giovani laburisti sull'isola di Utoya sostenendo di battersi contro il "multiculturalismo" e l'invasione islamica. Ora sostiene di essersi "convertito" alla democrazia e di voler fondare i due partiti per portare avanti la sua ideologia in modo non violento, ispirato dal successo elettorale di Alba Dorata in Grecia.
"Da ex militante", ha scritto, "la cosa più importante nella mia vita è lavorare per impedire che qualcosa di simile possa ripetersi in futuro". La lettera è firmata Breivik, "segretario e candidato al Parlamento" dei due nuovi partiti.
In Norvegia i detenuti mantengono i diritti civili ma Breivik lamenta che le restrizioni impostegli e il sequestro della sua corrispondenza gli impediscono di raccogliere le firme per la creazione dei partiti. Le autorità carcerarie sostengono di aver solo censurato le lettere che incitavano alla violenza.