Lunedì 16 Settembre 2024

In Brasile scatta il blocco di X, ira di Musk. Lo scontro col giudice che ha dichiarato guerra alle fake news

Il patron del social network: “La libertà di espressione è il fondamento della democrazia”. Ma il magistrato Alexandre de Moraes non sembra intenzionato a fare marcia indietro

Il magnate Elon Musk e il giudice brasiliano Alexandre de Moraes (Ansa)

Il magnate Elon Musk e il giudice brasiliano Alexandre de Moraes (Ansa)

Roma, 31 agosto 2024 – Impossibile accedere a X in Brasile. Dalla mezzanotte (ora locale) è infatti scattato il blocco al social network, reo di non aver nominato un rappresentante legale nel Paese come prevede la legge per le società tecnologiche straniere che operano nel Paese. A prendere la clamorosa decisione un giudice della Corte Suprema Federale, Alexandre de Moraes, contro cui si è ovviamente scagliato Elon Musk. "La libertà di espressione è il fondamento della democrazia e, in Brasile, uno pseudo-giudice non eletto la sta distruggendo per motivazioni politiche", ha dichiarato il magnate proprietario della piattaforma sottolineando che "il governo in Brasile ci obbliga ad adeguarci entro 5 giorni e con multe per l'uso della Vpn".

Di sicuro de Moraes non sembra minimamente toccato dalle accuse di Musk, con cui sembra aver ingaggiato una guerra per bloccare la 'disinformazione online'. Lo scontro tra l’implacabile giudice e il proprietario di Testla e SpaceX è iniziato ad aprile, quando il primo aveva ordinato il blocco di circa un centinaio di account sul social network. L'ordine faceva parte di un'indagine sulle notizie false e i messaggi d'odio diffusi su X da figure legate all'ex presidente Bolsonaro, durante la presidenza di quest'ultimo e in corrispondenza dell'assalto da parte di suoi sostenitori al parlamento e altri edifici governativi, nel gennaio del 2023. Musk aveva allora accusato de Moraes di aver tradito la costituzione e il popolo del Brasile e aveva annunciato di voler contestare i blocchi in ogni sede legale, riattivando alcuni di quegli account. De Moraes, dal canto suo, aveva aperto un'indagine su Musk per una serie di reati, compreso quello di "intralcio alla giustizia" e stabilito per X una multa di 20mila dollari (circa 18mila euro) al giorno per ogni profilo che fosse rimasto aperto. Per tutta risposta, ad agosto, il magnate sudafricano naturalizzato statunitense ha annunciato la chiusura della sede brasiliana del social network, con effetto immediato.

Il braccio di ferro ha raggiunto il suo culmine mercoledì scorso, quando il giudice della Corte Suprema ha lanciato un ultimatum alla società per la nomina di un legale rappresentante. Richiesta disattesa che ha quindi portato al blocco odierno.