Jacksonville (Florida), 4 maggio 2019 - Tragedia scampata nei cieli della Florida. Un Boeing 737 della Miami Air International tenta di atterrare durante una tempesta e finisce in un fiume. E' successo intorno alle 21.43 locali, ore 3.43 di sabato mattina italiana nella Base aerea navale di Jacksonville. I passeggeri e l'equipaggio, riferiscono le autorità citate dai media americane, sono tutti vivi nonostante l'aereo si sia inabissato nel Johns River. Il Boeing aveva a bordo 143 persone, tutte tratte in salvo.
L'incidente è avvenuto mentre infuriava la bufera, con forti piogge e vento, che ha reso difficile il lavoro dei vigili del fuoco, sul posto per soccorrere i passeggeri ed evitare la dispersione di un eccesso di carburante nel fiume.
Il velivolo, dopo l'atterraggio d'emergenza, è scivolato nel fiume, in acque poco profonde. la "C'erano 136 passeggeri e sette membri dell'equipaggio a bordo e tutti sono stati tratti in salvo", assicura in una dichiarazione la Naval Air Station Jacksonville. Ventuno persone sono state portate negli ospedali locali, ma nessuno è rimasto gravemente ferito nell'incidente, specifica l'ufficio dello sceriffo di Jacksonville su Twitter. Altri sono stati trattati sul posto per ferite minori.
Sulla scena dell'incidente, il personale addetto alla sicurezza e alla risposta alle emergenze della Marina, inclusi circa 90 vigili del fuoco. Le immagini hanno mostrato che l'aereo giaceva parzialmente immerso nell'acqua dopo l'atterraggio. "Penso che sia un miracolo - ha detto il capitano Michael P. Connor, comandante della Naval Air Station Jacksonville, in una conferenza stampa di sabato - Potremmo parlare di una storia diversa."
Il Boeing 737 proveniva dalla Stazione navale Usa di Guantanamo Bay, a Cuba. Si trattava, riportano i media americani, di un charter militare con a bordo probabilmente truppe.