Richmond (Virginia), 10 giugno 2020 - La 'guerra delle statue' britannica - scoppiata durante le proteste per la morte di George Floyd - è sbarcata anche in America. E nel Nuovo mondo gli esponenti del Black Lives Matter se la prendono proprio con il loro 'scopritore': a Richmond, in Virginia, i manifestanti hanno demolito e poi gettato in un lago una statua di Cristoforo Colombo, visto come "oppressore razziale". Anche a Boston, Massachusetts, nella notte è stata vandalizzata una statua sempre di Cristoforo Colombo: la polizia ha trovato a terra la testa decapitata e "vari pezzi".
La guerra delle statue è iniziata a Bristol, dove è stata divelta la statua in bronzo dedicata al mercante e commerciante di schiavi africani Edward Colston. Intanto in Belgio sono state vandalizzate le statue di re Leopoldo II, per le sue responsabilità nel passato coloniale in Congo.
Milano e la statua di Montanelli
Intanto i Sentinelli di Milano, gruppo che si batte contro le discriminazioni razziste e omofobiche, ha inviato un appello al sindaco Beppe Sala perché sia valutata la rimozione della statua di Indro Montanelli nei Giardini a lui intitolati. Sul Facebook ne spiegano il motivo: "Indro Montanelli fino alla fine dei suoi giorni ha rivendicato con orgoglio il fatto di aver comprato e sposato una bambina eritrea di dodici anni perché gli facesse da schiava sessuale, durante l'aggressione del regime fascista all'Etiopia".
Non si è fatta attendere la reazione del leader della Lega Matteo Salvini, che sui social ha scritto: "Giù le mani dal grande Indro Montanelli! Che vergogna la sinistra, viva la libertà".
La protesta degli scienziati
E anche il mondo della scienza scende in campo: laboratori, università e società scientifiche interrompono oggi l'attività per aderire alla giornata di sostegno al Black Lives Matter. Molte riviste scientifiche sospendono le pubblicazioni, mentre Nature fa mea culpa per il poco spazio dato ai ricercatori di colore.
Effetto Floyd su 'Via col vento'
Via col vento sparisce dal catalogo di Hbo Max. La piattaforma streaming ha agito, nei giorni in cui l'America è scossa dal caso George Floyd, dopo le proteste per i pregiudizi razziali contenuti dall'opera. Via col vento, realizzato nel 1939, secondo Hbo Max "è un prodotto del suo tempo" che descriveva "pregiudizi etnici e razziali, sbagliati allora e sbagliati oggi", spiega un portavoce alla Cnn. Il film - diretto da Victor Fleming e interpretato da Clark Gable, Vivien Leigh, Leslie Howard e Olivia de Havilland- tornerà nel catalogo ma non è prevista una data specifica per la 'riabilitazione', che sarà abbinata a una "discussione sul contesto storico". Il film, basato sul libro di Margaret Mitchell, ha conquistato 10 Oscar e, tenendo conto dell'inflazione, è la pellicola che detiene il record assoluto di incassi. Hattie McDaniel, che nel film interpretava la domestica Mammy, è stata la prima attrice afroamericana a conquistare la statuetta.