New York, 29 novembre 2019. Non solo grandi affari, ma anche risse epocali ed epiche scazzottate per assicurarsi l'occasione migliore del giorno. In America la chiamano 'Black Friday madness', la follia del venerdì nero. Per avere un'idea dell'isteria collettiva che si scatena nel popolo dello shopping quando gli sconti si fanno bollenti, basta fare un giro su YouTube. I video di persone che si contendono televisioni o ventilatori come se fossero l'ultima goccia d'acqua nel deserto hanno centinaia di migliaia di visualizzazioni. E la foga e la rabbia che questo giorno di saldi è in grado di scatenare fa perfino impallidire l'Arnold Schwarzenegger di 'Una promessa è una promessa', disposto a mettere ko un esercito di Babbi Natale pur di assicurarsi il tanto agognato pupazzetto per il figlio.
A tenere le statistiche di queste 24 ore di pazzia, almeno per quanto riguarda gli Usa, è il sito blackfridaydeathcount.com. Il bilancio dal 2006 a oggi è di 12 morti e 117 feriti. Cifre simili a quelle della sparatoria nella scuola di Columbine, dove a perdere la vita nel 1999 furono in 15. L'anno scorso le vittime furono due, entrambe freddate da un colpo di pistola: una in un parcheggio di un centro commerciale e l'altra dentro un market.
Ma il Black Friday è anche un giorno di code infinite. Nel 2013 ad Akron in Ohio, i clienti più agguerriti si misero in fila nove giorni prima del venerdì nero. L'anno dopo due donne della California decisero che era meglio blindare i propri acquisti, prendendo posizione con ben 22 giorni di anticipo. Nel 2015 Kevin Sutton si è accampato fuori da un Best Buy della Florida addirittura per 33 giorni, pur di essere il primo a entrare nel negozio. Oggi lo stazionamento forzato fuori dai centri commerciali sembra non essere più tanto di moda. Lo shopping online e il Cyber Monday hanno lentamente reso quasi inutile questa folkloristica tradizione e le ore di attesa davanti alle serrande abbassate si sono nettamente ridotte.
Il giro di affari resta comunque enorme: nel 2017 il Black Friday negli Usa ha mosso quasi 58,3 miliardi di dollari. In media i consumatori hanno speso 335 dollari. In Italia, ovviamente, le cifre sono più ridotte. Il Codacons si aspetta che quest'anno gli italiani spenderanno due miliardi di euro. Più o meno il valore delle opere esposte un anno fa al Tefaf, la fiera d'arte più famosa del mondo.