Venerdì 10 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Birmingham dichiara la bancarotta: la parità retributiva da 760 milioni di sterline affossa i conti

La seconda città più popolosa del Regno Unito dopo Londra sospenderà tutti i servizi che comportano nuove spese

La città di Birmingham (Wikimedia Commons)

Londra, 6 settembre 2023 - Il Comune di Birmingham dichiara bancarotta. La seconda città più popolosa del Regno Unito dopo Londra si è vista costretta ad ammettere di non poter pareggiare i conti quest'anno, anche a causa di un debito di circa 760 milioni di sterline (890 milioni di euro) per ottemperare agli adeguamenti imposti dagli obblighi assunti in materia di "parità retributiva" verso dipendenti e contractor comunali (in 174 avevano fatto causa per discriminazione).

Sulla carta gli enti locali britannici non possono – per legge – essere lasciati andare in fallimento come un'azienda ma, invocando la cosiddetta Section 114 della normativa, il Consiglio ha avviato le procedure di "una bancarotta di fatto", come riportano i media. Passo da cui discende il divieto di procedere ora a qualunque nuovo impegno di spesa e l'obbligo di definire un piano finanziario d'emergenza entro i prossimi 21 giorni. Le autorità locali hanno riferito che tutti i servizi che comportano nuove spese verranno interrotti immediatamente, ad eccezione dell'assistenza alle persone vulnerabili e dei servizi legali.

Secondo la Bbc, il leader dell'amministrazione municipale di Birmingham, John Cotton (laburista), ha già avvertito che le autorità locali dovranno prendere "decisioni dure", indicando così una serie di tagli che potrebbero colpire strade, progetti culturali e spazi pubblici. Cotton e la vice-leader del Consiglio Sharon Thompson si sono difesi dalle polemiche rivendicando "il rigore di bilancio" esercitato a loro dire negli ultimi mesi "dinanzi a una tempesta perfetta" segnata dall'incremento delle necessità di spesa, dal "drammatico calo" delle entrate garantite dal business locale, nonché – a livello nazionale – dai contraccolpi "dell'inflazione rampante" e dalla contrazione dei trasferimenti fiscali versi gli enti locali imputata alla politica del governo centrale conservatore di Londra. Ovviamente l'opposizione Tory in Consiglio ha accusato gli amministratori laburisti di essersi rivelati "incapaci di affrontare la situazione in modo adeguato e tempestivo", sollecitandone le dimissioni.

La situazione potrebbe incidere sul finanziamento comunale dei Campionati Europei di atletica leggera del 2026, che si terranno allo stadio Alexander, situato alla periferia della città.