Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Bambino caduto nel pozzo, "minatori a pochi centimetri da Julen"

Soccorritori vicinissimi al luogo dove si pensa sia bloccato il piccolo. Operazioni ritardate da un'altra esplosione controllata

I genitori di Julen (Ansa)

Malaga, 25 gennaio 2019 - "Soccorritori a meno di 50 centrimetri" da Julen, il bimbo di 2 anni caduto nel pozzo a Malaga, in Spagna. Sono queste le ultime notizie, riportate dai media spagnoli. Manca davvero poco: i minatori, scesi ieri pomeriggio nel tunnel verticale, parallelo al pozzo, continuano a lavorare malgrado a Totalan sia scesa la notte: solo un fazzolettino di terra li separerebbe, orizzontalmente, dal bambino. Condizionale obbligatorio, perché Julen ancora non è stato localizzato con certezza. I soccorritori ipotizzano si possa trovare a quell'altezza perché a quel livello del pozzo sono state individuate rocce e terra che il bambino si sarebbe trascinato dietro nella caduta. A breve dovrebbe essere possibile inserire una microcamera per avvistarlo: prima però è stato necessario rimuovere gli ultimi ostacoli di roccia dura, utilizzando micro cariche esplosive, come era già successo questa mattina e ieri sera: quattro in tutto le esplosioni controllate.  

Sequi gui l'aggiornamento: il piccolo Julen è stato trovato morto

I lavori. A 73 metri sotto terra i minatori lavorano senza sosta per completare il collegamento tra il tunnel e il pozzo in cui è caduto Julen. Dopo oltre 24 ore sono stati scavati circa a oltre 3 metri dei 3,8 necessari per arrivare al punto in cui dovrebbe trovarsi il piccolo. Mancano solo pochi centimetri. "Sono stati utilizzati tre micro-ordigni esplosivi" per rimuovere gli strati rocciosi più difficili da scavare. E per questo è stato necessario l'intervento della Guardia Civil nel pozzo. In totale questa fase delle operazioni è seguita da 26 persone: gli otto membri della Brigata di soccorso minerario (i minatori), dieci membri della Guardia Civil, otto vigili del fuoco, otto specialisti in questo tipo di operazioni in montagna, e anche due esperti di attività subacquee. Al momento "un ospedale da campo" è stato allestito vicino al tunnel verticale "nel caso sia necessario fornire immediata assistenza medica". Lo riferisce El Pais, che parla anche di "un elicottero della Guardia Civil" pronto a un trasferimento urgente. 

Se il piccolo non dovesse essere trovato dai minatori, le operazioni di ricerca proseguiranno. Al momento sono stati scavati 73 metri sotto terra. Il pozzo dove è caduto Julen è profondo 107 metri, ma il bambino sarebbe bloccato una trentina di metri prima.  

La veglia. Anche i genitori di Julen hanno preso parte alla veglia celebrata ieri sera a Totalan. "Preghiere e canti" sono stati intonati a una sole voce, riferisce El Mundo. Duecento persone hanno cantato "nella mia casa più che mai c'è rimasto poco, c'è rimasto poco", riferisce ancora El Mundo. Molte le persone in lacrime durante la cerimonia, e ovviamente tra questi anche i genitori di Julen, che adesso seguono col fiato sospeso la fase finale delle operazioni. Ieri il portavoce della famiglia aveva dichiarato: "È l'ultima notte che Julen passerà laggiù, i genitori non hanno perso le speranze".