Roma, 1 febbraio 2021 - Continuava a gridare "voglio il mio papà", mentre è stata ammanettata e immobilizzata con la faccia sulla neve, perché si rifiutava di entrare nell'auto. Un nuovo video ritrae la violenza della polizia americana, stavolta nei confronti di una bambina di soli 9 anni. E' successo a Rochester, cittadina dove qualche mese fa erano montate le proteste per la morte di Daniel Prude: due agenti della polizia hanno arrestato una bimba di 9 anni, afroamericana, dopo essere intervenuti per una lite familiare a casa, spruzzandole dello spray urticante, come dimostra il video shoccante registrato dalle loro body cam.
"In questo incidente è stato fatto del male ad una bambina - ha commentato la sindaca della cittadina dell'upstate New York, Lovely Warren -, io ho ho una figlia di 10 anni, questo video non è una cosa che una madre vuole vedere". "Il modo in cui il nostro dipartimento di polizia si è comportato con questa bambina - ha aggiunto il primo cittadino di Rochester - mi preoccupa molto: da questo video è chiaro che dovviamo fare di più per sostenere i nostri bambini e le nostre famiglie". Nel tentativo di spiegare il comportamento dei suoi agenti, il vice capo della polizia, Andre Anderson, ha detto che la bambina "aveva detto di volersi uccidere e di voler uccidere la madre". Gli agenti, secondo quanto si apprende, volevano portare la piccola in ospedale, ma di fronte al rifiuto della bambina di entrare nell'auto, l'hanno prelevata con la forza e hanno cercato di immobilizzarla, spruzzandole la sostanza urticante.
Le immagini riprese nel video, registrato dalle body cam degli agenti, sono sconcertanti. "Ti stai comportando come una bambina", si sente dire da uno dei poliziotti, mentre cerca di fare entrare nell'auto la bimba. E la piccola gli risponde: "Sono una bambina". Poi, si sente anche un altro agente minacciarla di usare lo spray: "Stai seduta, questa è l'ultima possibilità oppure ti spruzzo negli occhi". E un collega insiste: "A questo punto spruzza lo spray urticante". La piccola piange per il bruciore - "per favore pulitemi gli occhi" - e poi viene portata in ospedale. Ed è tornata dai suoi genitori dopo esser stata dimessa.
Gli agenti si sono difesi affermando di aver applicato le procedure, immobilizzando ed ammanettando la bambina "la sicurezza del minore e dietro la richiesta del genitore affidatario". Ma il capo della polizia Cynthia Herriott-Sullivan in una conferenza stampa ha dichiarato: "Non starò a sostenere che è ok usare lo spray urticante con una bambina di 9 anni, non lo è e non rappresenta quello che è il nostro dipartimento". "Lavoreremo per assicurare che queste cose non succedano più", ha poi concluso, con la sindaca Warren che ha aggiunto che verrà avviata un'inchiesta interna.
L'arresto violento della bambina afroamericana arriva pochi mesi dopo che il dipartimento di polizia della cittadina è stato investito dalle accuse per la morte di Daniel Prude, un afroamericano con problemi mentali morto soffocato lo scorso settembre dopo che gli agenti lo avevano bloccato e gli avevano coperto il volto con un cappuccio durante l'arresto. L'allora capo della polizia si era dimesso, dopo che il suo dipartimento era stato accusato di aver cercato di insabbiare la vicenda riportando la morte di Prude per overdose. La polizia allora cercò in tutti i modi di impedire la pubblicazione del video delle body camera, che è avvenuto solo mesi dopo, quando la famiglia di Prude ha fatto causa alla città. Per questo ora l'attuale capo della polizia ha promesso maggiore trasparenza, pubblicando il video 48 ore dopo l'incidente, avvenuto venerdì scorso.