Washington, 22 luglio 2024 – È il giorno di Kamala Harris: dopo l’annuncio del ritiro di Joe Biden dalla corsa per la rielezione, la vicepresidente ha tenuto il suo primo discorso durante un incontro incontro con le squadre del campionato Ncaa-National Collegiate Athletic Association dal prato della Casa Bianca. Nessun accenno a una sua possibile candidatura per i Democratici, ma solo un elogio dell’attuale inquilino della Casa Bianca. Intanto la Cnn ha riferito che Harris ha passato più di 10 ore al telefono con oltre 100 leader di partito e che oltre 500 deputati dem sono pronti a sostenerla.
E se la questione dei fondi congelati potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale nel ritiro dell’attuale presidente, si è registrato un boom di donazioni alla campagna di Harris: sono stati raccolti 46,7 milioni di dollari nelle primissime ore successive all’annuncio di Biden.
Ma non sono solo i donatori a sostenere in massa la vicepresidente: Ken Martin, presidente dei comitati dem, ha fatto sapere che la stragrande maggioranza delle basi è dalla sua parte. Tra i grandi nomi che si sono espressi per Harris ci sono il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, Elizabeth Warren, Pete Buttigieg, Tim Kaine e Bill e Hillary Clinton.
Insomma, la mossa sembra essere (potenzialmente) vincente, anche in vista delle elezioni di novembre: secondo i più recenti sei sondaggi raccolti dalla Cnn, si prospetta un testa a testa tra la vicepresidente e Donald Trump.
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Kamala Harris ha il sostegno di oltre la metà dei delegati di cui avrà bisogno per la nomination dem alla Casa Bianca. Più di 1.000 delegati hanno detto all’Associated Press o annunciato che intendono sostenerla, si legge nel sito dell’agenzia americana. Le regole del comitato nazionale democratico hanno stabilito recentemente come quorum per ottenere la nomina 1.976 delegati. Dei circa 1.070 che hanno parlato con l’Ap o annunciato i loro piani, meno di 60 hanno rifiutato di rispondere o si sono detti indecisi. E Harris è l’unica dem a ricevere finora il sostegno dei delegati.
Kamala Harris è brat: all’indomani della rinuncia di Joe Biden, la vicepresidente e candidata dem in pectore per la Casa Bianca Kamala Harris ha ricevuto un importante endorsment da parte della popstar inglese Charli XCX, che ormai da qualche anno risiede negli Usa e che l’ha incoronata come la regina della Brat summer con un semplice "Kamala è brat". Un gancio lanciato alla platea dei giovani per sventare indirettamente la minaccia che il 78enne Donald Trump rubi in novembre ai democratici la Casa Bianca. In tutta risposta la pagina X della vicepresidente ha cambiato il proprio banner con la scritta ‘Kamala HQ’ con la grafica di Brat sullo sfondo verde acido, lo stesso della copertina dell’ultimo album BRAT della cantante. Nel giro di poche ore, il tweet della popstar ha ricevuto più di 10 milioni di visualizzazioni, e oltre 200 mila like.
L’ex presidente della Camera Usa Nancy Pelosi ha appoggiato la vicepresidente americana Kamala Harris nella sua corsa alla Casa Bianca per i Democratici dopo il ritiro di Joe Biden. “Oggi è con immenso orgoglio e ottimismo illimitato per il futuro del nostro Paese che appoggio la vicepresidente Kamala Harris alla presidenza degli Stati Uniti - si legge in una nota -. Il mio sostegno entusiasta a Kamala Harris come presidente è ufficiale, personale e politico”.
Kamala Harris ha annunciato su X che oggi sarà a Wilmington, Delaware, e visiterà il quartier generale della campagna di Biden. Intanto, sempre via social, la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer ha fatto sapere che servirà come co-presidente della campagna di Harris, a cui ha già dato il suo endorsement uscendo dalla lista dei potenziali sfidanti.
"L'eredità e i risultati di Joe Biden sono senza pari nella storia moderna": lo ha detto Kamala Harris, parlando alla Casa Bianca in un evento pubblico per la prima volta dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa presidenziale, dicendosi grata per il suo lavoro. Per l'aspirante candidata dem, l'attuale inquilino della Casa Bianca "ha già superato l'eredità della maggior parte dei presidenti che hanno ricoperto due mandati in carica". Poi, ricordando di averlo conosciuto attraverso il figlio Beau, Harris ha ribadito che le stesse qualità elencate dal figlio sono quelle "che ho visto ogni giorno nel nostro presidente, la sua onestà, la sua integrità, il suo impegno verso la sua fede e la sua famiglia, il suo grande cuore e il suo amore, il profondo amore per il nostro Paese". E ancora: "Il presidente Joe Biden si sente molto meglio e si sta riprendendo velocemente dal Covid". Nessun accenno, invece, alla sua possibile candidatura.
I repubblicani stanno valutando le possibili azioni legali contro il cambio di candidato in extremis e soprattutto con il trasferimneto dei fondi elettorali da Joe Biden a Kamala Harris.
I fondi costituiscono un vero e proprio tesoro di quasi 100 milioni di dollari. Secondo i funzionari democratici, non ci sarebbero problemi nel trasferimento, perchè, essendo stata registrata alla commissione elettorale federale la campagna 'Biden-Harris', la vicepresidente sarebbe già titolata a gestirli.
Ma dai legali del partito repubblicano arriva l'avvertimento a "non andare così di fretta", sostenendo che in realtà la campagna potrà essere oggetto di ricorsi presso la commissione o di fronte ad un tribunale.
Nelle ultime ore, Kamala Harris ha parlato con gli ex president Barack Obama e Bill Clinton e con l'ex segretaria di stato Hillary Clinton. Lo ha riportato la Cnn. Le telefonate rientrano nei contatti avuti ieri pomeriggio con oltre un centinaio di leader democratici alla ricerca di consenso interno.
Dopo l'annuncio di Biden, i Clinton hanno espresso il loro sostegno alla vicepresidente, mentre manca ancora quello di Obama.
I sei sondaggi nazionali più recenti condotti su elettori registrati o probabili mostra che nella sfida tra Kamala Harris e Donald Trump non ci sarebbe un chiaro vincitore: la probabile candidata dem è data al 47%, ad appena un punto di distanza dal tycoon, intorno al 48%. Tutte le rilevazioni sono state condotte dopo l'attentato all'ex presidente.
Poco dopo il ritiro di Biden - riporta la Cnn - la vicepresidente Kamala Harris ha passato più di 10 ore telefonando a oltre 100 leader di partito, membri del Congresso, governatori, dirigenti sindacali e leader di organizzazioni per i diritti civili e di advocacy per capire il consenso intorno alla sua candidatura.
"Domenica sera, la stragrande maggioranza dei presidenti e dei leader dei partiti democratici statali hanno annunciato il loro sostegno alla vicepresidente Kamala Harris come candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti d'America". Ad affermarlo su X è il presidente dell'Associazione dei comitati democratici statali, Ken Martin. Sin dall'endorsement di Biden, a pochi minuti dall'annuncio del ritiro, sono stati vari gli esponenti di spicco dei dem a chamarsi a favore della vicepresidente, tra cui Elizabeth Warren, Tim Kaine (candidato vice di Clinton nel 2016), Pete Buttigieg, il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro e i coniugi Clinton.
Un funzionario della Casa Bianca ha affermato che la scelta di Joe Biden non è dipesa dalle sue condizioni di salute: il suo entourage ha sempre sottolineato che il presidente gode di buona salute. Nelle settimane passate, l'ormai ex candidato democratico aveva affermato che si sarebbe ritirato esclusivamente se avesse avuto problemi di questo genere.
Nella giornata di martedì i vertici del Partito democratico si riuniranno per discutere la modalità d'elezione del nuovo candidato nella corsa contro Trump. Il presidente Jaime Harrison ha assicurato un "processo trasparente": la seduta verrà infatti trasmessa live su YouTube. La nomination si giocherà durante la convention in programma dal 19 al 22 agosto a Chicago.
Nella manciata di ore successive all'annuncio di ritiro di Biden dalla corsa per la rielezione, la campagna democratica ha registrato un'impennata di donazioni, per un totale di 46,7 milioni di dollari.
Secondo le fonti del Washington Post, alle 11.30 locali (le 17.30 in Italia) Kamala Harris terrà un discorso in quello che sarà il suo primo impegno pubblico dal ritiro di Joe Biden. Dovrebbe tenersi sul prato della Casa Bianca, in occasione di un evento della Ncaa-National Collegiate Athletic Association.