Sabato 27 Luglio 2024

Biden si difende: “La mia memoria è buona”, poi però inciampa con “al-Sisi presidente del Messico”. E i repubblicani invocano il 25esimo emendamento: “Rimuovetelo”

Non c’è pace per il presidente degli Stati Uniti, definito un ''anziano con poca memoria'' dal procuratore speciale Robert Hur. E se il numero uno della Casa Bianca si difende, fa peggio. Chiesta la rimozione con la stessa ‘arma’ prevista dalla Costituzione e usata per Trump

Roma, 9 febbraio 2024 - Joe Biden vacilla, e non per gli attacchi di Donald Trump, ma soprattutto per le sue gaffe, probabilmente dovute all'età non indifferente di 81 anni. Ma il presidente degli Stati Uniti non ci sta, e si è difeso dalle insinuazioni, poco velate, sulla sua vecchiaia. ''La mia memoria è buona'', ha affermato il numero uno della Casa Bianca, sottolineando che in passato è incappato in eventuali errori perché ''ero nel bel mezzo di una crisi internazionale''. Per poi, in piena arringa difensiva davanti ai giornalisti che lo incalzavano, ricaderci: Al-Sisi il presidente del Messico (Egitto, ndr).

Invocato il 25esimo emendamento

Una situazione che ha spinto senatori e deputati repubblicani a invocare il 25esimo emendamento e chiedendo di esplorare la procedura per rimuovere Joe Biden. Nel mirino dei ‘franchi tiratori’ ci sono i presunti deficit di memoria. Introdotto nella Costituzione americana dopo l'assassinio di John F. Kennedy, il 25esimo emendamento prevede la possibilità di sostituire il presidente degli Stati Uniti in caso di morte, destituzione, dimissioni o incapacità. È lo stesso emendamento ventilato più volte per rimuovere Donald Trump durante il suo mandato.

Cosa sta succedendo 

L'uomo forse più potente al mondo, sempre accompagnato nei suoi spostamenti dalla 'Nuclear football', il soprannome della valigetta nera contenente la tessera con i codici di autenticazione per il lancio dei missili nucleari, si è lanciato in una sentita difesa per rispondere alla descrizione di un ''anziano con poca memoria'' fatta dal procuratore speciale Robert Hur, che ha indagato sui documenti top secret trovati in un ufficio e in una casa del presidente.

Così Biden ha affrontato i giornalisti in una conferenza stampa convocata alla Casa Bianca con l’intenzione di smentire Hur e tutti i suoi detrattori. Ma la difesa è naufragata poco dopo quando, rispondendo a una domanda sugli aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza, si è confuso ancora una volta definendo Abdel Fattah al-Sisi ''il presidente del Messico'', e non dell'Egitto: ''Penso, come sapete, che inizialmente il presidente del Messico al-Sisi non voleva aprire il valico (di Rafah, ndr) per permettere l'ingresso di materiale umanitario''. E non se ne è accorto proseguendo: ''Gli ho parlato. L'ho convinto ad aprire il valico''.

Solo domenica scorsa il capo del Pentagono aveva confuso il presidente francese Emmanuel Macron con l'ex presidente francese François Mitterrand, morto nel 1996, facendolo diventare il capo di Stato della Germania.....