Washington, 2 dicembre 2024 – Binden ha concesso la grazia al figlio Hunter. A 50 giorni dalla fine del mandato elettorale, con una mossa a sorpresa il presidente uscente degli Stati Uniti ha firmato la grazia “piena e incondizionata” per Hunter Biden, finito sotto un duplice processo: il primo per possesso illegale di arma da fuoco e per aver mentito all'Fbi sulla sua tossicodipendenza, il secondo per l'evasione fiscale di 1,4 milioni di dollari di tasse federali. Reati per i quali Hunter rischiava fino a 20 anni di carcere.
"Hunter perseguito in modo selettivo e ingiusto. È stato preso di mira solo perché è mio figlio. Persecuzione mirata per colpire me”, ha detto il presidente Biden.
Russia: “Caricatura della democrazia”
“È una caricatura della democrazia”. È netta la posizione di Mosca di fronte al decreto di grazia firmata da Biden per il figlio. A dirlo è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dall'agenzia Tass. Hunter Biden è stato dichiarato colpevole di accuse di possesso di armi e di evasione fiscale dalle corti federali del Delaware e della California.
Trump: "Perdono anche agli ostaggi del 6/1?”
“Il perdono concesso da Joe a Hunter include gli ostaggi del 6/1, che sono stati imprigionati per anni? Che abuso ed errore giudiziario!”. È la reazione provocatoria che il nuovo presidente Donald Trump ha postato sul social Truth, riferendosi agli assalitori di Capitol Hill del 2021 che, durante la campagna elettorale, il tycoon aveva promesso di graziare in caso di vittoria. “Sapevano tutti che lo avrebbe fatto. Lui lo avrebbe fatto solo quando non ci sarebbero state conseguenze elettorali per i Democratici”, incalza il Donald Trump Jr. sul suo account su X: il post è stato rilanciato da Elon Musk.
Colpevole: ecco i reati contestati
La grazia che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha concesso al figlio Hunter copre un periodo che va dall'1 gennaio 2014 all'1 dicembre 2024. Il reato per il quale è stato dichiarato colpevole, quello di possesso illegale di arma e aver mentito all'Fbi, risale all'ottobre 2018, quando per undici giorni Hunter Biden ebbe una pistola Colt Cobra 38Spl, dopo aver dichiarato all'Fbi di non avere dipendenze. In quel periodo, invece, Hunter era dipendente da crack, cocaina e alcol. A giugno il figlio del presidente era stato dichiarato colpevole di tutte le accuse.
Il secondo processo riguarda l'evasione fiscale di almeno 1,4 milioni di dollari di tasse federali, risalente a un periodo che va dal 2016 al 2019. Il 5 settembre scorso Hunter aveva presentato una dichiarazione di ammissione di colpevolezza per tutti i reati a lui contestati.
Biden: "Perseguito in modo selettivo e ingiusto”
“Dal giorno in cui ho assunto l'incarico – afferma Joe Biden – ho detto che non avrei interferito con il processo decisionale del dipartimento di giustizia e ho mantenuto la parola anche se ho visto mio figlio essere perseguito in modo selettivo e ingiusto. Senza fattori aggravanti come l'uso in un crimine, gli acquisti multipli o l'acquisto di un'arma come prestanome, le persone non vengono quasi mai processate per reati gravi solo per come hanno compilato un modulo per le armi. Coloro che hanno pagato in ritardo le tasse a causa di gravi dipendenze, ma le hanno restituite in seguito con interessi e sanzioni, in genere ricevono sanzioni non penali. È chiaro che Hunter è stato trattato in modo diverso".
"Le accuse nei suoi casi – prosegue – sono emerse solo dopo che diversi dei miei oppositori politici al Congresso le hanno istigate per attaccarmi e opporsi alla mia elezione. Poi, un patteggiamento attentamente negoziato, accettato dal dipartimento di giustizia, è andato in fumo in aula, con diversi dei miei oppositori politici al Congresso che si sono presi il merito di aver esercitato pressione politica sul processo. Se l'accordo di patteggiamento avesse avuto luogo, sarebbe stata una risoluzione giusta e ragionevole dei casi di Hunter”.
Per Biden "nessuna persona ragionevole che esamina i fatti dei casi di Hunter può giungere ad altra conclusione se non che Hunter è stato preso di mira solo perché è mio figlio, e questo è sbagliato”. E ancora. “C'è stato un tentativo di fare a pezzi Hunter, che è sobrio da cinque anni e mezzo... e nel tentativo di fare a pezzi Hunter, hanno cercato di fare a pezzi me, e non c'è motivo di credere che si fermerà qui. Adesso basta”, si sfoga. “Credo nel sistema giudiziario ma... credo anche che la politica senza regole lo abbia infettato e abbia portato a un errore giudiziario”, è infine "la verità" che Biden consegna agli americani, sperando che "capiscano perché un padre e un presidente sono giunti a questa decisione".