Sabato 24 Agosto 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Esteri

Biden getta la spugna: "Mi ritiro dalle presidenziali per il bene degli Usa e dei dem". E tira la volata alla Harris

L’annuncio con una lettera sofferta pubblicata sul social X: "È stato un onore servire gli Stati Uniti". Da Obama a Pelosi, i congiurati tirano un sospiro di sollievo ed elogiano Joe: un vero patriota.

Biden getta la spugna: "Mi ritiro dalle presidenziali per il bene degli Usa e dei dem". E tira la volata alla Harris

Biden getta la spugna: "Mi ritiro dalle presidenziali per il bene degli Usa e dei dem". E tira la volata alla Harris

Il dado è tratto. Joe Biden accetta l’inevitabile, stretto tra le crescenti pressioni del partito democratico e sondaggi impietosi. E masticando amaro, decide di fare un passo indietro. "Non posso rischiare di consegnare l’America a Trump, mi ritiro", dice ai suoi, anche se concluderà il suo mandato da presidente. E quando in Europa è sera annuncia in una lettera postata su X il game over. Non sarà lui il candidato democratico alle presidenziali. È l’ottavo presidente americano rieleggibile che rinuncia a candidarsi: l’ultimo fu il democratico Lyndon B. Johnson. E con ogni probabilità è stato quello più combattuto sul rinunciare o meno.

"Miei compatrioti americani – scrive Biden – negli ultimi tre anni e mezzo abbiamo fatto grandi progressi come Nazione. Oggi l’America ha l’economia più forte del mondo. So che nulla di tutto questo avrebbe potuto essere compiuto senza di voi, il popolo americano. Insieme abbiamo superato una pandemia che capita una volta in un secolo e la peggiore crisi economica dalla Grande Depressione. Abbiamo protetto e preservato la nostra democrazia. E abbiamo dato nuova vita e nuova forza alle nostre alleanze in giro per il mondo". "È stato il più grande onore della mia vita – dice – servire come vostro presidente. E sebbene fosse mia intenzione correre per un nuovo mandato, credo sia nel miglior interesse del mio partito e del Paese che io mi faccia da parte e mi concentri solo sullo svolgere i miei doveri come presidente per quel che resta del mio mandato. Parlerò più tardi, questa settimana alla Nazione, per dare i dettagli sulla mia decisione". Un atto di fede e di amore nell’America. "Credo oggi – osserva – quel che ho sempre creduto: che non ci sia nulla che l’America non possa fare, quando lavoriamo insieme. Dobbiamo solo ricordarci che siamo gli Stati Uniti d’America". Per dirla con il leader dei democratici in Senato, Chuck Schumer "Biden è un vero patriota". "Il Presidente ha sempre messo il nostro Paese al primo posto. Dio ha benedetto l’America con la grandezza e la bontà di Biden" lo incensa il capo dei congiurati, l’ex speaker della Camera, Nancy Pelosi. Il partito che tanto l’ha spinto al ritiro, usa le retorica.

Ma nell’andarsene, Biden fa quel che non poteva non fare e mette il cappello sulla nomination. In un successivo post su X, fa il suo endorsement per la sua vice Kamala Harris. "La mia prima decisione dopo la nomina nel 2020 – dice – è stata quella di scegliere Kamala Harris come mio vicepresidente. Ed è stata la migliore decisione che ho preso. Oggi voglio offrire il mio pieno sostegno e il mio appoggio affinché Kamala sia il candidato del nostro partito quest’anno. Democratici: è ora di unirsi e battere Trump. Facciamolo". È presto per dire se questo endorsement concordato con il partito, se cioè Biden ha accettato di fare un passo indietro in cambio della scelta del suo successore in Kamala Harris.

È possibile, forse probabile, ma se anche così fosse alla convention di Chicago un accordo del genere non è scolpito nel granito e rischia di essere travolto dalla volontà dei delegati influenzato pesantemente dai sondaggi che vedono Kamala Harris come il candidato non più indicato per battere Trump. Perché questo è per i democratici il punto: battere Trump. Del vecchio Joe si sono liberati, ora arriva il difficile, non spaccarsi, trovare un candidato forte e andare compatti alle elezioni. Sarà un film tutto da vedere. Questa non è Hollywood, è l’America.