Venerdì 17 Gennaio 2025
RICCARDO JANNELLO
Esteri

Bezos lancia in orbita il super razzo. Il duello fra le stelle con Elon Musk

L’astronave New Glenn del patron di Amazon ha superato il primo test in volo. I ’complimenti’ del rivale

L’astronave New Glenn del patron di Amazon ha superato il primo test in volo. I ’complimenti’ del rivale

L’astronave New Glenn del patron di Amazon ha superato il primo test in volo. I ’complimenti’ del rivale

"Congratulazioni perché sei entrato in orbita al primo tentativo". Il post che Elon Musk ha dedicato a Jeff Bezos dopo il successo del lancio di New Glenn – il razzo di Blue Origin, l’azienda del proprietario di Amazon che fa concorrenza alla SpaceX dell’uomo Tesla – può sembrare un’offerta di pace al rivale miliardario ma dà anche un nuovo quadro della situazione americana visto che i due saranno sullo stesso palco lunedì al giuramento di Donald Trump: Musk è uno dei massimi finanziatori del tycoon, Bezos lo è diventato quest’anno dopo un passato dem: a braccetto in politica, dunque, dopo la battaglia per primeggiare a colpi di centinaia di miliardi di dollari nelle classifiche di Forbes per l’uomo più ricco al mondo.

Ieri Bezos ha vinto – a metà – la sua sfida: dopo dodici anni di studi, lo stop momentaneo del 2020 e diversi rinvii (il primo a ottobre, l’ultimo di un’ora ieri mattina), New Glenn – che nel nome onora John Glenn, il primo americano a vedere la Terra da lassù il 20 febbraio 1962 – si è staccato dalla rampa LC36 del Kennedy Space Center alle 2,03 ore americana, le otto e tre minuti in Italia. Un decollo riuscito che ha messo nei tempi programmati il secondo stadio del razzo in orbita attorno al nostro pianeta portando con sé Blue Ring Pathfinder, una piattaforma capace di trasportare tre tonnellate di materiale e alcuni satelliti che possono essere sganciati in varie orbite. "L’obiettivo principale è stato raggiunto, era quello che importava. Tutto il resto sarebbe stato una ciliegina sulla torta" hanno commentato gli addetti al volo per giustificare il mancato atterraggio del primo stadio previsto su una chiatta al largo dell’Oceano, ribattezzata Jacklyn come la madre di Bezos.

"Non potevamo sperare che accadesse al primo lancio, era troppo ambizioso" dicono i tecnici di Blue Origin. Tutto era andato per il meglio ma quando sette minuti dopo il decollo il booster ha riacceso i motori per tornare indietro è andato perduto. Le sue ricerche sono iniziate, la posizione non è stata ancora rintracciata. Ma soprattutto si spera non sia scoppiato.

Il New Glenn è alto 98 metri e questo primo lancio era indispensabile per poter ricevere il certificato della National Security Space Launch; il secondo lancio dimostrativo è programmato per marzo e stavolta in orbita porterà la piattaforma Blue Moon. L’autorizzazione fa parte di un programma della U.S. Space Force che abbina veicoli spaziali militari e di intelligence a fornitori di lanci commerciali, che includono anche satelliti gps, per comunicazioni e meteo e che forniscono dati e servizi al governo degli Stati Uniti. New Glenn potrà poi partecipare, ma non prima della tarda primavera, alla missione Escapade (Escape and plasma acceleration and dynamics explorers) per la Nasa che mira a studiare la magnetosfera di Marte. In questo caso il razzo invierà due veicoli su una traiettoria interplanetaria diretta.

Blue Origin riceverà per il lancio circa 20 milioni di dollari, facenti parte del programma a basso costo Simplex dell’Agenzia spaziale governativa. "La prossima era dei voli alla Blue Origin è alle porte – ha dichiarato soddisfatta Ariane Cornell, vice presidente del sistema spaziale della società di Bezos –. Non vediamo l’ora di ritrovarvi presto al nostro prossimo lancio. Stiamo solo iniziando".

La risposta di Musk non si è fatta attendere: nella notte è iniziato il settimo test in volo di Starship, la nave della SpaceX progettata per le future missioni verso Luna e Marte. Il razzo Super Heavy di Space X è stato recuperato con successo dai bracci meccanici della torre di lancio. La capsula Starship, però, dopo venti minuti non ha dato più segnali ed è andata perduta.