Giovedì 21 Novembre 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Esteri

I misteri di Belgorod 22, la base nucleare colpita dai partigiani russi. Così si muove lo spettro atomico

La struttura che contiene munizionamento nucleare è stata raggiunta da tre razzi dei “partigiani russi”. Poi le testate sarebbero state evacuate

Immagine satellitare della base di Belgorod 22

Immagine satellitare della base di Belgorod 22

Roma, 24 febbraio 2023 – L’incursione dei “partigiani russi” nella zona di Belgorod è giunta a 13 chilometri dalla base russa di Belgorod 22. Che è un deposito di armi nucleari. Tre colpi di artiglieria a razzo (MLRS URAGAN) avrebbero raggiunto il sito uccidendo (fonte il giornale russo Kommersant, non di opposizione) 2 soldati e ferendone quattro. Dopodiché le autorità militari russi, sostiene il portavoce dell’intelligence ucraina, avrebbero evacuato le testate nucleari

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Immagine satellitare della base di Belgorod 22
Immagine satellitare della base di Belgorod 22

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I depositi di munizionamento nucleare in Russia sono affidati al 12° Direttorato principale del Ministero della Difesa, che si occupa della gestione e della manutenzione delle strutture di stoccaggio delle armi nucleari. Quella che un tempo era un'infrastruttura molto grande sembra ora comprendere 12 strutture di livello nazionale e circa 35 strutture di livello base. Belgorod 22 è una delle 12 strutture nazionali, quindi, importante. 

“Il sito Belgorod-22 (alias Oggetto 1150 o Golovchino) - spiega Pavel Podvig analista militare e responsabile del sito Russianuclearforces.org – è tratta di un impianto di stoccaggio di livello nazionale. In quanto tale, si trova a una certa distanza dai siti di stoccaggio a livello di base che servono le unità operative".

La distanza dall'area degli scontri è di 13 chilometri via strada, 10 in linea d'aria. La si raggiunge in 25 minuti d'auto. Quindi, vicinissimo. “Belgorod-22 – spiega Podvig –  ha sei grandi bunker, quindi potrebbe essere in grado di immagazzinare almeno decine di armi nucleari. Normalmente, Belgorod-22 fornirebbe le testate alle sue due basi "figlie": Morozovsk (Aviazione) e Novorossijsk (Marina). È anche possibile che contenga armi atomiche assegnate alla brigata Iskander (missili da crociera) di Kursk (che non ha un deposito a livello di base)”.

Oltre al munizionamento per i missili da attacco al suolo e le bombe d’aereo e ai missili da crociera per la marina, secondo alcune fonti a Belgorod 22 sarebbe state stoccate alcune testate tattiche da utilizzate come proiettili d’artiglieria. Si parla di proiettili nucleari da 240 mm per il mortaio 2S4 Tyulpan e di proiettili da 203 mm per il cannone 2S4 Pion.

Il Tyulpan può sparare il proiettile nucleare 3B11 da 240 mm con una resa di 2 kt(chilotoni). Il Pion può sparare il proiettile nucleari 3BV2 "Kleshchevina" da 203 mm (potenza 0,5 kt).

Era questo l’obiettivo dell’incursione, mettere le mani su munizionamento nucleare? Non lo sappiamo, ma l’ipotesi è molto preoccupante perché nel caso avvicinerebbe lo spettro di uno scontro nucleare.