Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Aborto, il Belgio contro il Papa: “Parole inaccettabili, rispetti donne e medici”

Durante la sua visita a Bruxelles Bergoglio ha definito “omicida” la legge belga che disciplina l'interruzione di gravidanza. Il premier convoca il nunzio apostolico: “Non accettiamo lezioni”

Bruxelles, 3 ottobre 2024 – Il premier di un paese a maggioranza cattolica prende una posizione ufficiale contro Papa Francesco. Alexander De Croo, primo ministro del Belgio, ha contestato pubblicamente – in un’audizione al Parlamento – e senza mezze misure, le dichiarazioni rilasciate da Bergoglio sull’aborto durante il suo viaggio a Bruxelles. "Le osservazioni del Papa sono inaccettabili – ha detto De Croo – in particolare quando ha definito la legge del 1980 sulla depenalizzazione dell'aborto come una legge criminale. Non abbiamo lezioni da imparare”.

Il premier ha convocato oggi il nunzio apostolico per trasmetterli il messaggio: “Chiedo rispetto per i medici che svolgono il loro lavoro nei limiti del quadro legale” e “per le donne che devono poter decidere liberamente”, ha aggiunto. 

Cos’ha detto il Papa sull’aborto

Lo scorso 29 settembre il Papa a Bruxelles ha reso omaggio alla tomba di re Baldovino, che nel 1980 si dimise per alcuni giorni in modo da non firmare proprio la legge sull'aborto. “Un politico con i pantaloni”, l’ha definito Bergoglio, che ne ha evidenziato il “coraggio” contro una “legge omicida”.  Sul volo di ritorno per Roma, il Pontefice ha continuato a parlare dell’argomento con i giornalisti presenti. "I medici che si prestano all’aborto - permettetemi la parola – sono sicari. E su questo non si può discutere. Si uccide una vita umana”.

E sulle donne...

In Belgio sono rimaste indigeste anche le parole che il Papa ha riservato alle donne. Il Pontefice replicava a una lettera consegnatagli dagli studenti dell’Università Cattolica di Louvain a nome dell’intera comunità accademica, che sollevava la questione della figura femminile nella Chiesa. “La Chiesa non potrebbe essere una comunità più accogliente se ci fosse un ruolo importante per le donne, incluso il sacerdozio?  – ha sintetizzato nel suo intervento il rettore Luc Sels – Perché tolleriamo questo considerevole gap tra uomini e donne nella Chiesa?”. 

“La Chiesa è donna, è la sposa di Gesù – la replica del pontefice - Maschilizzare la Chiesa, maschilizzare le donne non è umano, non è cristiano”. Bergoglio crede nella distinzione di ruoli, “non l'uno contro l'altro, in opposte rivendicazioni, ma l'uno per l'altro. Non siamo una multinazionale”. Alla fine l’Università ha diramato una  nota durissima, esprimendo “disapprovazione” per le parole del pontefice che vengono definite “incomprensibili”.

Oggi la contestazione dura del premier a difendere la legge sull’aborto. L'epoca dei "dettami della Chiesa" appartiene al passato, ha detto De Croo. Ma il conflitto tra potere religioso e potere politica sembra tornato attuale.