Lunedì 3 Febbraio 2025
LUCA BOLOGNINI
Esteri

Tifosa colpita al volto da una pallina da baseball. Incidente mortale a Los Angeles

La sfera, lanciata verso gli spalti, viaggiava a oltre 150 chilometri orari. La pensionata di 79 anni non ha avuto il tempo di reagire

Lo stadio de Los Angeles Dodgers (Afp)

Los Angeles, 5 febbraio 2019. Come un proiettile. Linda Goldbloom è morta a 79 anni, dopo essere stata centrata in pieno volto da una pallina da baseball che viaggiava a oltre 150 chilometri orari. La pensionata californiana il 25 agosto del 2018 era allo stadio a tifare la sua squadra del cuore, i Los Angeles Dodgers. Per lei è un giorno speciale, visto che festeggia i 59 anni di matrimonio. È il nono inning, quando sul monte sale Kenley Jensen, uno degli idoli della tifoseria locale. Il suo braccio è un cannone in grado di sparare a 160 chilometri orari. Di fronte a lui c'è Franmil Reyes, battitore dei San Diego Padres. Il lanciatore lo guarda negli occhi e fa partire una vera e propria sassata. Il 32 della squadra ospite rotea la mazza, impatta e spedisce la pallina oltre la barriera di protezione. Niente di speciale, succede molte volte in una partita. Nessuno ci fa caso. Le televisioni non seguono nemmeno la traiettoria della sfera verso gli spalti.

Linda Goldbloom è seduta al posto 5 della fila C nel settore 106. È molto vicina al diamante, da lì può vedere meglio i suoi idoli. Non ha tempo di reagire, la palla la centra in faccia. “Le maschere si sono subito avvicinate e le hanno chiesto – racconta la figlia a Espn - se stesse bene. Ha subito detto di no e l'hanno trasportata d'urgenza all'ospedale”. Dopo un'operazione al cervello e quattro giorni di agonia la donna è morta. Una tragedia che non accadeva da oltre 50 anni nella Major League, l'equivalente della nostra Serie A nel baseball Usa. Nel 1970 a rimetterci la vita era stato un tifoso di appena 14 anni.

Eppure che potesse succedere di nuovo non era un segreto. Le tribune negli stadi Usa sono a ridosso del campo, tanto che ogni anno vengono colpiti dalle palline lanciate verso gli spalti circa 1.750 supporter. Alcuni di loro riportano ferite molto gravi. La famiglia Goldbloom ha aspettato il rapporto dell'autopsia prima di rivelare alla stampa le cause della morte di Linda. “Il decesso – si legge nel documento – è stato causato dal trauma cranico avvenuto in seguito all'impatto con una palla da baseball”. I Dodgers hanno fatto sapere di aver già chiuso la vicenda, trovando un accordo con i parenti di Linda. “Si era risvegliata solo per muovere un dito, quando un'infermiera le aveva chiesto come si chiamasse. Ora ci aspettiamo che la squadra di Los Angeles – conclude la figlia – istituisca una fondazione a nome di mia madre per assistere i tifosi che vengono colpiti dalle palline da baseball e le loro famiglie”.