Roma, 6 maggio 2020 - "All'inizio ho pensato che dovessi stare in silenzio e ascoltare le persone di colore in merito al loro problema. Ma perché dovrei farlo? Il problema non è loro, ma mio". Comincia così il post su Instagram che Banksy scrive a corredo della sua ultima opera, dedicata alla morte di George Floyd e alle accese proteste che ha scatenato il comportamento violento degli agenti di Minneapolis.
Una cornice che raffigura un volto nero senza particolari connotati, un mazzo di fiori e una candela accesa che brucia una bandiera a stelle e strisce e una lunga spiegazione in cui il famoso esponente della street art prende posizione contro il razzismo. "Le persone di colore sono messe in difficoltà dal sistema. Il sistema bianco", scrive l'artista definendolo un "sistema difettoso" che rende l'esistenza di chi lo subisce "una miseria".
"E' come quando un tubo rotto allaga l'appartamento di coloro che vivono al piano di sotto - prosegue Banksy -. Ma non è compito di questi ultimi sistemarlo. Non possono, nessuno li lascerà entrare nell'appartamento al piano di sopra". "Questo è un problema dei bianchi - conclude il writer -. E se la gente bianca non lo aggiusta, qualcuno deve andare sopra e prendere a calci la porta".