Roma, 30 marzo 2023 - Dopo essere stati deportati in Russia, i bambini ucraini sono stati abusati psicologicamente, insultati perché ucraini e anche picchiati e puniti per essersi rifiutati di parlare il russo. La grave denuncia arriva da Daria Gerasimchuk, commissaria per i diritti dei bambini della presidenza ucraina.
Le testimonianze che arrivano dai piccoli che sono riusciti a tornare in Ucraina sono davvero sconvolgenti. "I bambini vengono punti perché si rifiutano di parlare russo o cantare l'inno nazionale russo - ha detto Gerasimchuk a Radio Svoboda -. Quasi tutte le tesimonianze parlano abusi psicologici versi dei piccoli che venivano chiamati con nomi diversi, perché i loro veri nomi sono ucraini. Chi disubbidiva? Veniva picchiato".
Secondo Gerasimchuk, c'erano anche delle prove degli abusi subiti dai bambini, ma quando la parte russa li ha consegnati ai genitori, li hanno costretti a cancellare tutte le foto e i video. "Tutto ciò suggerisce che i russi vogliono semplicemente ricostituire la loro nazione con l'aiuto dei nostri figli. Non solo, selezionano i migliori, i più sani".
Gerasimchuk ha parlato di visite mediche forzate condotte nei territori occupati; uno strumento questo spacciato come cura per i bambini, anche se in realtà è uno metodo che serve per capire quali piccoli hanno problemi di salute e non possono quindi essere scelti per essere portati in Russia. "A volte i bambini che vengono restituiti portano con sé appunti di altri bambini, di cui noi, ad esempio, non sapevamo nemmeno e non sapevamo che fossero lì”, ha poi riferito la commissaria. Finora, le autorità ucraine hanno conteggiato più di 19.000 bambini portati dai territori occupati in Russia, ma ritengono che i numeri reali potrebbero essere più alti. Finora, quest'anno sono stati rimpatriati 327 bambini.