Martedì 16 Luglio 2024

Cosa sappiamo sul massacro dei bambini a Kfar Aza

Hamas smentisce le decapitazioni, anche l’esercito israeliano non conferma. Ma in un reportage della Cnn un generale israeliano racconta l’orrore: “Gente sgozzata”

Soldati israeliani portano via corpi di israeliani uccisi nel kibbutz di Kfar Aza (Afp)

Soldati israeliani portano via corpi di israeliani uccisi nel kibbutz di Kfar Aza (Afp)

Tel Aviv, 11 ottobre 2023 – L’esercito israeliano non conferma ufficialmente la notizia di bambini decapitati in Israele da Hamas. A riportarla era stato ieri i24News, parlando di una quarantina di neonati e bambini trovati morti nel kibbutz di Kfar Aza, rastrellato dai militanti di Hamas, alcuni “con la testa tagliata”. La testata citava  soccorritori di Zaka, organizzazione di volontari che collabora nell'identificazione delle vittime di terrorismo per garantire una sepoltura secondo i dettami religiosi ebraici. 

Hamas smentisce le decapitazioni ma la sua credibilità è nulla visto che arriva a negare perfino l’uccisione di civili, testimoniati da resoconti in prima persona e foto. Interrogativi suscita invece la riposta di un portavoce dell’IDF (Israeli Defence Forces) contattato dall’agenzia stampa turca: “Abbiamo visto le notizie, ma non abbiamo dettagli o conferme in proposito".

Ma sono proprio membri dell’esercito a testimoniare il massacro di civili, tra cui donne e bambini: a tre giorni dall’attacco a Israele l’esercito ha consentito ai media di entrare nel kibbutz. In una video intervista ai corrispondenti Cnn oggi, il generale israeliano Itai Veruv parla di donne, bambini, e anziani “brutalmente macellati” a Kfar Aza, in modalità che sono simili a quelle dell’Isis. “Alcuni sono stati sgozzati”. 

“Abbiamo trovato molti corpi” nelle case del villaggio di Kfar Aza, conferma un soldato di 24 anni, Omar Barak, al Times of Israel. Gli infiltrati di Hamas hanno “dato fuoco alle abitazioni per costringere gli israeliani ad uscire” ma in molti “hanno preferito bruciare vivi piuttosto che morire per mano dei terroristi palestinesi”. Nell’articolo si parla di cadaveri “mutilati”. 

“Non ho mai visto niente di peggiore – dice Barak – Sono crollato quando ho visto i corpi di due bambini assassinati”. E di “bambini uccisi nei loro lettini”, parla Yafi Shpirer, una sopravvissuta, nella  testimonianza raccolta da Quotidiano Nazionale

L’attacco al kibbutz

Nella mattina di sabato, flotte di uomini armati (1500 è la stima) hanno superato le barriere tra la Striscia di Gaza e Israele entrando nei kibbutz, insediamenti agricoli a pochi chilometri dal confine, uccidendo negli abitanti casa per casa, devastando gli edifici, sequestrando ostaggi (il Times of Israel parla di 150 uomini). Uno di questi è il villaggio di Kfar Aza, che prima della strage contava circa 400 residenti.

La smentita di Hamas

“Hamas smentisce in modo totale tutte le fake news che sono state diffuse dai media occidentali, ultima delle quali quella secondo cui la resistenza o i suoi membri avrebbero ucciso e decapitato teste e attaccato civili – recita un volantino diffuso via web –. I media occidentali ignorano i crimini dei sionisti a Gaza. Facciamo appello a loro di riferire in maniera più corretta”. E’ evidente l’intento di propaganda mentre sono acclarate centinaia di vittime fra la popolazione comune. Oltre cento solo a Kfar.