Roma, 4 luglio 2024 – In un torrente nel nord dell’Australia sono stati ritrovati dei resti umani che potrebbero appartenere al dodicenne scomparso martedì. Il ragazzino era stato attaccato da un coccodrillo marino mentre nuotava nel corso d’acqua.
La tragedia si è consumata nel Mango Creek, torrente che scorre vicino a Palumpa, un piccolo insediamento a maggioranza indigena, a circa sette ore di auto dalla capitale della regione, Darwin. Le operazioni di ricerca, a cui ha contribuito la comunità cittadina, sono iniziate immediatamente. La squadra di ricerca, che ha proseguito interrottamente le proprie attività per 36 ore, era stata autorizzata a “rimuovere il coccodrillo dall’area” e stava cercando di catturarlo.
Il comunicato rilasciato dalla polizia del Territorio del Nord rende noto che “i primi rapporti affermavano che il ragazzo era stato attaccato da un coccodrillo” e aggiunge che si ritiene che i resti umani rinvenuti “appartengano al dodicenne scomparso”.
Gli attacchi da parte di coccodrilli non sono comuni nella regione, sebbene ci siano alcuni precedenti. Nel 2017 un uomo di 54 anni aveva riportato alcune lesioni in seguito ad un attacco. Nel 2013 un esemplare di 4,5 metri era stato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre cercava di attaccare un gruppo di persone, proprio vicino a Palumpa.
Nella regione sono presenti circa 100 mila coccodrilli marini. Da quando sono diventati una specie protetta, negli anni '70, la loro popolazione è cresciuta rapidamente. E sono aumentati anche gli esemplari di grandi dimensioni: questi animali infatti continuano a crescere per tutto il corso della loro vita e possono vivere fino a 70 anni.