Nei giorni prima di morire Matthew Perry chiedeva dosi sempre più alte e frequenti di ketamina. "Sparamene una grossa", avrebbe detto l’attore poche ore prima di morire al suo assistente, Kenneth Iwamasa, incriminato assieme ad altri quattro – due sono medici – per aver messo in piedi "una vasta rete clandestina", che procurasse il potente anestetico dopo che i tentativi del divo di ottenere il farmaco legalmente erano falliti. I medici, negli ultimi mesi della vita dell’amatissimo Chandler di "Friends", approfittavano del suo passato da tossicodipendente per spillargli decine di migliaia di dollari in cambio di dosi crescenti del farmaco in livelli che sapevano essere pericolosi, ha detto il procuratore federale, Martin Estrada. Ad assicurare il canale delle forniture sarebbe stata Jasveen Shagha, la "Ketamine Queen" di North Hollywood.
EsteriAttore di "Friends" morto per droga. Gli davano ketamina: cinque arresti