Roma, 2 gennaio 2025 – L’ex star del football Martin Bech, una 18enne che stava avverando il suo sogno di diventare infermiera e due giovani genitori: sono solo alcune delle giovanissime vittime della strage di New Orleans: i morti sono 15 in totale. Shamsud Din Jabbar – 42 anni, ex militare e cittadino statunitense, ucciso dagli agenti – si è prima gettato sulla folla con un pick up per poi scendere e cominciare a sparare all’impazzata. La bandiera nera sul mezzo riaccende l’incubo Isis. Lo stesso Joe Biden in un discorso alla nazione ha parlato di video nei quali Jabbar annuncia di essersi unito all’organizzazione terroristica, circostanza confermata dall’Fbi. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, aveva anche progettato di uccidere la propria famiglia. I servizi segreti ritengono che l’uomo si sia mosso da solo anche se sta valutando un eventuale collegamento tra i fatti di New Orleans e il Tesla Cybertruck fatto esplodere nella serata americana di ieri davanti al Trump Hotel di Las Vegas (un morto e 7 feriti). Al volante del pick-up c’era Matthew Alan Livelsberger, anche lui un militare americano, arruolato tra le forze speciali in Germania: in passato lui e Jabbar avevano prestato servizio nella stessa base.
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Il terrorista di New Orleans e l'autista della Tesla esplosa a Las Vegas sono stati entrambi dispiegati in Afghanistan e nella base di Fort Brag in North Carolina ma non nella stessa unità. Lo ha detto la polizia in una conferenza stampa. Shamsud Din Jabbar, l'attentatore che ha compiuto una strage a New Orleans, ai vicini di casa a Houston, Texas, che lo avevano visto caricare il pickup, aveva detto che si trasferiva per lavoro in Louisiana. Muntaz Bashir, vicino di casa di Jabbar, aveva notato il pickup nuovo e gli aveva chiesto se l'avesse comprato o preso a noleggio. "Lui - ha raccontato Bashir ai giornalisti - mi aveva risposto che si trasferiva a New Orleans e quando gli avevo chiesto a fare cosa, mi aveva detto di aver trovato un posto nel settore tecnologico e che sarebbe andato a stare meglio". L'episodio risale al 30 dicembre. Jabbar era arrivato la sera in Louisiana e aveva alloggiato in una casa a cinque chilometri di distanza dal luogo dell'attentato, la centralissima Bourbon Street, dove, nella notte tra il 31 dicembre e l'1 gennaio, l'attentatore seguace dell'Isis ha ucciso quattordici persone e ferito una trentina, prima di schiantarsi con l'auto contro una gru. Uscito dalla macchina, imbracciando un fucile da guerra, Jabbar ha fatto in tempo a ferire due agenti prima di venire ucciso.
Le persone uccise dall'attentatore a New Orleans la notte di Capodanno sono quattordici e non quindici come riportato dai media americani. Lo ha precisato l'Fbi nel corso della conferenza stampa in cui è stato fatto un punto sulle indagini. La cifra di quindici si riferisce al bilancio totale, includendo l'attentatore, Shamsud Din Jabbar, ucciso dalla polizia. I feriti sono una trentina, alcuni dei quali in gravi condizioni.
"Non crediamo che nell'attacco di New Orleans sia coinvolto nessun altro, oltre a Shamsud-Din Jabbar": lo ha detto il deputy assistent del direttore dell'Fbi Christopher Raia.
L'attentatore di New Orleans ha postato 5 video online mentre guidava dal Texas verso la Louisiana il 31 dicembre dopo che il giorno precedente, il 30 dicembre, aveva acquistato a Houston l'arma usata per l'attacco. Lo ha ricostruito in conferenza stampa il deputy assistant dell'Fbi Christopher Raia, che ha precisato: quello di ieri "è stato un atto di terrorismo premeditato e malvagio". In uno dei filmati pubblicati nel tragitto Jabbar sostiene di "essere entrato nell'Isis quest'estate ed ha fornito documentazione su questo". Era "al 100% ispirato dallo Stato Islamico", afferma l'Fbi.
L'attentatore di New Orleans aveva piazzato due ordigni improvvisati, uno su Bourboun street e l'altro a due isolati di distanza: lo ha detto in conferenza stampa il deputy assistant del direttore dell'Fbi Christopher Raia.
Non c'è alcun "legame irrefutabile" tra l'attacco a New Orleans e l'esplosione della Tesla cybertruck davanti al Trump Hotel di Las Vegas: lo ha detto in conferenza stampa il deputy assistent del direttore dell'Fbi, Christopher Raia.
Joe Biden ha convocato una riunione con la sua squadra per la sicurezza nazionale nella Situation Room alle 12.15 ora locale, le 18 in Italia, per fare il punto delle indagini sull'attacco terroristico a New Orleans
Matthew Alan Livelsberger, l'uomo alla guida del pick-up della Tesla esploso fuori dalle Trump Towers a Las Vegas, faceva parte delle forze speciali. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn.
L'uomo sospettato di aver fatto esplodere un pick-up della Tesla davanti alle Trump Towers di Las Vegas e il terrorista di New Orleans hanno prestato servizio per un periodo nella stessa base militare. Lo hanno riferito fonti alla tv locale Denver7 senza precisare quale, mentre la polizia continua ad indagare su un possibile legame tra Matthew Livelsberger e Shamsud-Din
Jabbar.
Shamsud Din Jabbar, il 42enne nato in Texas che nella notte di Capodanno ha scagliato il suo pickup contro la folla festante a New Orleans uccidendo almeno 15 persone e ferendone 35, durante gli anni trascorsi nell'Esercito aveva ricevuto diverse medaglie, tra i quali la Global War on Terrorism Service Medal. Lo riportano i media americani, spiegando che si tratta di un riconoscimento, creato da George Bush dopo l'11 settembre, conferito ai militari che partecipavano alle missioni all'estero durante la 'guerra al terrorismo'.
"Con la politica 'Open Border' di Biden, ho detto molte volte durante i comizi e altrove che il terrorismo islamico radicale e altre forme di crimine violento diventeranno così gravi in America che sarà difficile anche solo immaginarlo o crederci. Quel momento è arrivato, solo peggio di quanto si potesse immaginare": lo scrive Donald Trump su Truth, insistendo nel collegare l'attentato di New Orleans, pur senza nominarlo, con l'immigrazione illegale. "Joe Biden - prosegue - è il peggior presidente nella storia dell'America, un disastro totale e completo".
L'uomo alla guida del pick-up della Tesla esploso fuori dalle Trump Towers a Las Vegas si chiamava Matthew Alan Livelsberger ed era un militare americano. Lo riferiscono fonti della polizia alla Cbs. Livelsberger aveva prestato servizio in Germania ma al momento dell'incidente era in ferie in Colorado. Un parente ha riferito che la moglie non aveva sue notizie da diversi giorni.
Le forze dell'ordine hanno perquisito un appartamento in affitto su Airbnb a New Orleans che potrebbe essere stato la base per gli autori della fabbricazione degli ordigni collegati all'attacco. Lo ha dichiarato in un'intervista alla NBC News la procuratrice generale della Louisiana Liz Murrill. "Sappiamo che queste persone avevano affittato la casa e la stavano usando per quello scopo", ha detto Murrill. Airbnb non ha risposto a una richiesta di commento.
L'Fbi sta indagando su un possibile collegamento militare tra il sospettato dell'incidente di New Orleans e la persona morta dopo l'esplosione di una Tesla Cybertruck fuori dal Trump International Hotel di Las Vegas il giorno di Capodanno, hanno riferito alla Nbc News due fonti delle forze dell'ordine a conoscenza dei casi. Il potenziale collegamento è solo una delle piste seguite dalle autorità che hanno anche esaminato un sito in Texas. L'Fbi sta indagando sull'accaduto come atto terroristico e le autorità ritengono che siano coinvolte più persone, come ha dichiarato la procuratrice generale della Louisiana Liz Murrill.
Ci sono tantissimi giovani tra le vittime della strage di New Orleans. Tra di loro Martin 'Tiger' Bech, ex star del football americano studentesco a Princeton: aveva solo 28 anni. "Non c'era soprannome più appropriato per un giocatore della Princeton che ho allenato" - ha ricordato in un comunicato l'allenatore Bob Surace - Era una 'Tigre' in ogni senso: un feroce concorrente con un'energia infinita, un amato compagno di squadra e un amico premuroso". L'attentato ha spezzato anche i sogni di Nikyra Cheyenne Dedeaux, aspirante infermiera appena maggiorenne, che avrebbe cominciato il tirocinio alla fine del mese. Tra le vittime anche il giovane Kareem Badawi, che frequentava il primo anno alla University of Alabama e il 25enne tecnico audiovisivo Matthew Tenedorio. La lista è ancora incompleta, ma secondo i media sarebbero morti anche la 27enne Nicole Perez e il 37enne Reggie Hunter: entrambi erano genitori.
"Sono profondamente addolorata per il terribile attentato di New Orleans - ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen - I miei pensieri sono rivolti alle vittime e alle loro famiglie. Dobbiamo restare uniti nella lotta contro la violenza e il terrorismo e lavorare insieme per un futuro più sicuro". Solidarietà anche dalla Cina: a nome del governo, la portavoce Mao Ning si è detta "sotto choc" per quanto accaduto.
Il responsabile dell'attacco a New Orleans, Shamsud Din Jabbar, aveva registrato alcuni video in cui dichiarava di voler uccidere la sua famiglia e di aver aderito allo Stato islamico (Isis). Secondo diverse fonti vicine alle indagini, l'ex soldato avrebbe realizzato questi filmati mentre viaggiava in auto, provenendo dalla sua casa in Texas e dirigendosi verso la Louisiana. Cittadino statunitense e veterano dell'esercito, nei video Jabbar parlava del suo divorzio e di come inizialmente avesse pianificato di riunire la sua famiglia per una 'festa' con l'intento di ucciderla. Tuttavia, secondo il resoconto di due funzionari, l'uomo spiegava anche di aver cambiato i suoi piani, decidendo di unirsi all'Isis, e faceva riferimento a alcuni sogni che avrebbe avuto per giustificare la sua adesione al gruppo terroristico.
Non si ferma la paura negli Stati Uniti: intorno alle 23 locali, una sparatoria è scoppiata davanti alla discoteca Amazura di New York, causando 11 feriti. Dalle prime informazioni sembra che nessuno di loro sia in condizioni critiche.
Abdul Jabbar, fratello del responsabile della strage Shamsud Din Jabbar, ha ricordato come quest'ultimo fosse un "ragazzo molto dolce, un amico, una persona brillante e sensibile". Il 24enne ha ricordato che si era convertito all'Islam da giovane: "Ma quello che ha fatto non rappresenta l'Islam. È una cosa legata alla radicalizzazione, non alla religione".
L'Fbi sta indagando su eventuali collegamenti tra la strage di New Orleans e il Tesla Cybertruck fatto esplodere davanti al Trump Hotel di Las Vegas. Tuttavia, stando al presidente Biden, "per ora non c'è nulla da riferire in merito".
"Le forze dell'ordine e l'intelligence stanno cercando eventuali collegamenti, associazioni o complici. Non abbiamo altro da segnalare in questo momento. L'indagine è ancora in corsi e nessuno dovrebbe trarre conclusioni affrettate". Così Joe Biden in un discorso alla nazione dopo la strage di New Orleans. Il presidente ha invitato chiunque abbia avuto contatti con Shamsud Din Jabbar nelle 72 precedenti all'attacco a farsi avanti. L'ipotesi dell'Fbi, ribadita da Biden, è che l'uomo fosse ispirato dall'Isis: "In particolare dal loro desiderio di uccidere", ha sottolineato.