Dacca (Bangladesh), 3 luglio 2016 - E' musulmano, il Corano lo sapeva bene. Eppure Faraaz, giovane bengalese rimasto ostaggio dei Jihadisti nel ristorante di Dacca, è stato ucciso insieme agli altri occidentali e infedeli: a costargli la vita sono stati il suo coraggio e il suo senso dell'amicizia. E' stato lui, infatti, a decretare la sua stessa morte: ha rinunciato alla possibilità di essere liberato per restare accanto a due sue amiche trucidate dai terroristi insieme ad altri 17 ostaggi, tra cui 9 italiani e 7 giapponesi.
La sua tragica storia è stata raccontata dal New York Times e dall'Independent: Faraaz Hossain, studente alla Emory University negli Stati Uniti, si trovava all'Holey Artisan Bakery di Dacca in compagnia di due donne in abiti occidentali. A un certo punto i terroristi gli hanno offerto di lasciare il locale, in quanto musulmano, insieme alle altre donne che indossavano il velo. Lui però, secondo le testimonianze sul posto riportate poi dalla nipote, ha rifiutato di lasciare sole le sue due amiche, che avevano detto di essere di nazionalità indiana e americana. Faraaz così è stato ucciso insieme agli altri.