Giovedì 18 Luglio 2024

Bruxelles, attentatore ucciso dalla polizia in uno scontro a fuoco in un bar. “Era un lupo solitario”

L’uomo è stato neutralizzato nei pressi della sua abitazione a Schaerbeek. Nel blitz trovata anche l’arma. Nell’attacco di lunedì sera Abdesalem Lassoued ha ammazzato due svedesi: nel 2020 gli era stata negata la richiesta di asilo

Bruxelles, 17 ottobre 2023 – Neutralizzato l’attentatore di BruxellesAbdesalem Lassoued è morto in ospedale a seguito di uno scontro a fuoco con la polizia avvenuto nei pressi della sua abitazione a Schaerbeek, perquisita poco prima dagli agenti. Secondo i media locali, un testimone lo avrebbe visto in un bar e avrebbe allertato la polizia. Si è quindi conclusa la caccia all’uomo che lunedì sera nel centro della capitale ha sparato e ucciso due svedesi. Nel video di rivendicazione, Abdesalem Lassoued si è dichiarato appartenente all’Isis. 

"Al momento pensiamo più a un lupo solitario” che “non era parte di una cellula terroristica”, ha detto il ministro della Giustizia del Belgio, Vincent Van Quickenborne, in conferenza stampa. Intanto altre due persone sono ricercate dalla polizia. Durante il blitz le forze dell’ordine hanno anche trovato l’arma usata per l’attacco.

Si è chiusa la caccia all'uomo che ha terrorizzato Bruxelles
Si è chiusa la caccia all'uomo che ha terrorizzato Bruxelles

Il movente

ll movente che ha portato l'uomo a prendere di mira persone di nazionalità svedese, ha spiegato il ministro, potrebbe essere legato ai roghi del Corano avvenuti in Svezia nei mesi scorsi.

Identificato a Bologna nel 2016, era a Genova nel 2021

Abdesalem Lassoued è stato in passato in Italia. A quanto si apprende, è arrivato a Lampedusa nel 2011 a bordo di un barchino. Dopo una permanenza in Italia è andato in Svezia, da dove sembra sia stato espulso. Tornato in Italia, nel 2016 è stato identificato a Bologna dalla Digos come radicalizzato: aveva espresso la volontà di aderire alla jihad e partire per combattere. L'uomo è stato monitorato anche dall'intelligence. In seguito è andato in Belgio. Non si esclude che ieri abbia colpito proprio due svedesi per il malcontento che provava verso il Paese da cui era stato espulso. 

Una foto pubblicata sul suo profilo Facebook, ora oscurato, lo ritrae in Piazza Della Vittoria, nel centro di Genova, durante un soggiorno probabilmente mentre si dirigeva in Francia. L'uomo è ritratto in primo piano e sullo sfondo si vede l'arco di Trionfo di Piazza della Vittoria. Sono in corso indagini per verificare gli spostamenti di Lassoued. La presenza a Genova sarebbe da collegare a un viaggio a tappe che l’attentatore di Bruxelles avrebbe fatto due anni fa per attraversare l'Italia e dirigersi nel Nord Europa. Si cerca di scoprire quanto si è fermato nel capoluogo ligure e quali contatti abbia avuto. Nei pressi del luogo in cui è stato fotografato si trova la sede del Consolato della Tunisia e gli investigatori vogliono verificare se risulta che l'uomo abbia preso contatto con gli uffici per qualche documento.

Respinta la richiesta di asilo

Abdesalem Lassoued si era visto respingere la domanda di asilo ma poi “era sparito dai radar” delle autorità belghe. È quanto ha spiegato la segretaria di Stato del Belgio per l'Asilo e la Migrazione, Nicole de Moor, parlando alla stampa in una conferenza stampa notturna sull'attacco nel centro della capitale belga. L’uomo, ha riferito de Moor, “aveva presentato una domanda di asilo nel nostro Paese nel novembre 2019. Ha ricevuto una decisione negativa nell'ottobre 2020 e poco dopo è scomparso”.

“È stato ufficialmente cancellato dal registro nazionale del comune il 12 febbraio 2021 e quindi non è stato possibile rintracciarlo per organizzare il suo ritorno. Non ha mai soggiornato in un centro di accoglienza Federale. Non è mai stato presentato dalla polizia dopo un'intercettazione all'Ufficio stranieri per consentire il suo rimpatrio. Di conseguenza, l'ordine di lasciare il Paese, emesso nel marzo 2021, non è mai stato emesso", ha proseguito la ministra.

Il suo caso seguito dalla polizia

Il caso di Abdesalem Lassoued era sotto esame dalla polizia belga già prima dell'attacco terroristico di lunedì sera. Lo ha riferito il ministro della Giustizia belga Vincent Van Quickenborne. L’uomo, all'inizio di quest'anno, era stato denunciato da un occupante di un centro d'asilo a Campine (non lontano da Anversa) per minacce via social. Il denunciante aveva inoltre detto alla polizia che Abdesalem era stato già condannato per terrorismo in Tunisia. La polizia giudiziaria di Anversa si era quindi attivata e, prima che avesse luogo l'attentato nel centro di Bruxelles, aveva fissato una riunione sul caso per questo martedì. Nel frattempo le autorità federali avevano indagato sul passato dell'uomo in Tunisia, scoprendo che la condanna era legata a reati comuni e non al terrorismo. Questo dato, ha sottolineato Van Quickenborne, aveva fatto in modo che il caso non fosse trattato come “minaccia concreta o imminente”.

Scuole aperte a Bruxelles

Intanto le scuole restano aperte. Lo ha annunciato il premier Alexander De Croo: “Secondo l'analisi effettuata dall'Organizzazione per il coordinamento e l'analisi delle minacce, non esiste una minaccia specifica per le scuole”, ha sottolineato. A seguito dell'innalzamento del livello d'allerta anti-terrorismo da parte delle istituzioni Ue, resteranno invece chiuse almeno per oggi le scuole europee e gli asili nido europei.

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