Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Barcellona, chi è l'Imam mente dell'attentato

Abdelbaki Es Satty è sparito da martedì. Avrebbe avuto contatti con i terroristi arrestati dopo l'attentato a Madrid del 2004

L'imam Abdelbaki Es Satty. Nello sfondo una foto del suo appartamento a Ripoll (Afp/Ansa)

Barcellona, 20 agosto 2017 - C'è un'altra figura chiave dietro all'attentato a Barcellona, oltre al terrorista in fuga Younes Abouyaaqoub, sospettato di essere alla guida del furgone che ha falciato i passanti sulla Rambla. Si tratta del marocchino Abdelbaki Es Satty, 40 anni, l'imam di Ripoll sospettato dalla polizia di essere non solo il leader del gruppo ma anche all'origine del processo di radicalizzazione dei giovani connazionali autori e complici dell'attacco. La polizia ieri ha perquisito per tre ore l'appartamento del religioso. L'imam è sparito da martedì dopo aver detto al suo coinquilino che andava in Marocco in vacanza dalla moglie e dai figli. 

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L'imam avrebbe avuto contatti con le persone arrestate dopo l'attentato dell'11 marzo 2004 alla stazione madrilena di Atocha, in cui 4 bombe esplosero contemporaneamente su altrettanti treni, uccidendo 192 persone. Lo riferisce El Pais. Tra i 116 sospettati di aver avuto un ruolo nella strage di Atocha, l'unico altro grande attentato di matrice islamista in Spagna (rivendicato da al Qaeda, l'Isis ancora non esisteva), l'accusa chiese il processo per 26. Alla fine venne condannato all'ergastolo solo il marocchino Jamal Zougan, che secondo testimoni fu visto lasciare uno degli zaini con le bombe su uno dei 4 treni saltati in in aria quel giorno. Tracce dell'esplosivo usato vennero trovate a casa sua.

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Satty, ricercato insieme ad Abouyaaqoub, potrebbe essere rimasto ucciso nell'esplosione dalla casa di Alcanar dove la cellula terrorista stava assemblando mercoledì sera le bombole di gas per compiere una strage ancora più sanguinaria a Barcellona giovedi. Nel suo appartamento, al civico 4 di Carrer Sant Pere, la scientifica ha raccolto campioni biologici per compararne il Dna con quello dei resti umani trovati in mezzo alle macerie del quartier generale del commando. Fonti dell'antiterrorismo spagnolo rivelano che l'imam era uscito di prigione nel 2012. Era finito dietro le sbarre per questioni legate ai documenti di soggiorno.

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