Martedì 16 Luglio 2024

Attentato a Trump: com’è possibile che un uomo armato di fucile sia arrivato a 150 metri dall’ex presidente?

Dopo il ferimento dell’ex presidente Usa Donald Trump, rimane una domanda senza risposta. Un’inchiesta federale, già avviata, proverà a dare una risposta

Thomas Matthew Crooks, l'uomo che ha attentato alla vita di Donald Trump

Thomas Matthew Crooks, l'uomo che ha attentato alla vita di Donald Trump

Con un fucile semiautomatico a soli 150 metri di distanza da Donald Trump: l'attentato compiuto da un giovane, identificato come un ventenne di nome Thomas Matthew Crooks, originario di Bethel Park, Pennsylvania, è al centro di un'inchiesta dei servizi federali degli Stati Uniti. L'ipotesi, secondo quanto si apprende, riguarda errori o negligenze nelle misure di sicurezza adottate in vista del comizio dell'ex presidente, candidato alla Casa Bianca per i repubblicani in vista delle elezioni di novembre.

Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, Crooks ha sparato più colpi verso il palco dove si trovava Trump "da una posizione elevata fuori dell'area del comizio". Oltre dieci video messi a confronto con immagini satellitari del luogo avrebbero rivelato come il cecchino sia riuscito ad appostarsi a portata di tiro del palco: a meno di 150 metri da Trump.

I deputati repubblicani hanno annunciato l'intenzione di avviare un'inchiesta parlamentare sull’episodio. Sarebbe in particolare da chiarire come Crooks sia riuscito a raggiungere il tetto di un edificio adiacente all'area della manifestazione subito prima o proprio mentre Trump stava tenendo il discorso. A intervenire è stato anche lo speaker della Camera dei rappresentanti, Mike Johnson, repubblicano. "Il direttore centrale dei servizi segreti Kimberly Cheatle e alcuni altri ufficiali", si legge in un messaggio sul profilo del dirigente sul social network X, "saranno convocati per un'audizione di fronte ai nostri comitati non appena possibile".