Sabato 23 Novembre 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Esteri

Attacco ai treni TGV, Margelletti: "Attentato pianificato per imbarazzare l’Eliseo. C’è la mano del Cremlino"

L’analista e fondatore del Cesi: è una prova tecnica di conflittualità con chi aiuta Kiev. "Il terrorismo islamico? Difficile che colpisca ora, c’è troppa sorveglianza"

Roma, 27 luglio 2024 – Andrea Margelletti, fondatore e presidente del Cesi, quale è la matrice dell’attacco alla rete TGV francese?

"In assenza di dati e di una rivendicazione attendibile, ti devi affidare alle sensazioni e al ragionamento. Il punto vero non è chi ha fatto materialmente i sabotaggi, ma chi li ha ordinati. E nel grande quadro, una operazione strategica come questa, a chi fa comodo?".

Al Cremlino?

"Quella è la mia sensazione, che siano stati i russi, nel senso non di russi autori fisicamente, ma di una matrice orchestrata da Mosca. Il mio istinto è che la campana suoni dalle parti del Cremlino".

Dal ministero dell’interno francese si guarda piuttosto a gruppi della sinistra radicale, già autori in passato di attacchi simili.

"Puoi reclutare qualcuno per compiere un attacco senza che lui neppure sappia quale sia in mandante. Magari gli autori sono gruppi radicali francesi ed è francese anche chi ha loro direttamente commissionato le azioni. Ma chi sta alle spalle di questa figura, direi che sta in Russia. È un classico, si chiamano operazioni sotto falsa bandiera".

Polizia a cavallo controlla la strade di Parigi in vista della cerimonia di apertura dei Giochi olimpici
Polizia a cavallo controlla la strade di Parigi in vista della cerimonia di apertura dei Giochi olimpici

Il ministro degli esteri israeliano ha dato la colpa agli iraniani...

"Gli israeliani da qualche anno da questa parte tendono ad incolpare gli iraniani anche del brutto tempo. È una posizione comprensibile, ma non necessariamente sempre condivisibile. Non stavolta".

Perché guarda ai russi?

"Perché hanno interesse a colpire la Francia con qualcosa di non letale, ma eclatante, qualcosa che crei imbarazzo alla Francia, discredito sul governo francese. Non ci dobbiamo dimenticare che le ferrovie sono infrastrutture critiche attraverso le quali si muovono anche i mezzi militari e le munizioni destinate all’Ucraina. I russi hanno già effettuato azioni di sabotaggio a ferrovie in Occidente, ad esempio in Polonia. Si è ragionevolmente deciso di agire bloccando il traffico ferroviario verso Parigi per mandare un messaggio chiaro a Macron: noi possiamo colpire dove vogliamo sul tuo territorio, abbiamo assetti che posso mettervi nei guai o addirittura in ginocchio se volessimo accelerare. Quindi, basta inviare armi e munizioni a Kiev, basta parlare di invio di truppe occidentali in Ucraina".

La cosa finisce qui?

"Siamo ancora lontani da uno scontro diretto tra Russia e Occidente. Queste sono prove tecniche di conflittualità, messaggi".

Ai quali qualcuno risponderà?

"Io credo che l’intelligence francese farà una serie di chiaccherate con altri servizi, non nessariamente amici, per mandare dei messaggi. Si attiverà un attività di dialogo e risposta che non sarà necessariamente pubblica, anzi".

A prescindere da questo evento, lei vede comunque il rischio di attacchi terroristici contro le Olimpiadi?

"Al momento direi di no. I gruppi islamici possono volere una strage sul suolo francese, ma non necessariamente durante le Olimpiadi quando la sicurezza è rafforzata al massimo. Possono più facilmente colpire in un giorno qualsiasi dell’anno e ottenere grossomodo lo stesso risultato. L’azione contro il TGV voleva invece sostanzialmente mettere in imbarazzo il governo francese. C’è la mano di un altro governo".