Tel Aviv, 18 settembre 2024 – Israele aveva informato gli Stati Uniti che avrebbe condotto un'operazione in Libano, ma senza fornire ulteriori dettagli. È quanto riporta la Cnn citando tre fonti informate dei contatti tra Tel Aviv e Washington, compresa una telefonata, avvenuta la mattina presto di martedì, tra i ministri della Difesa Yoav Gallant e Lloyd Austin.
Secondo le fonti, il fatto che non fossero disponibili dettagli su cosa avrebbe comportato l'operazione ha fatto sì che i funzionari statunitensi siano rimasti all'oscuro di tutto fino a quando, poco dopo, sono emerse segnalazioni di centinaia di cercapersone esplosi.
Secondo la Cnn l'attacco in Libano è il frutto di un'operazione congiunta del Mossad e dell'esercito israeliano. Martedì Axios aveva già parlato della telefonata tra Gallant e Lioyd, ma la nuova rivelazione della Cnn arriva dopo che mercoledì in una conferenza stampa al Cairo il segretario di Stato Anthony Blinken ha detto che gli Stati Uniti "non erano al corrente né hanno partecipato a questi incidenti".
Un funzionario della sicurezza libanese ha dichiarato all’Afp che “i cercapersone appartenenti ai membri di Hezbollah che sono esplosi a centinaia in Libano erano dotati di trappole esplosive pre-programmate”. I risultati preliminari di un'indagine condotta dalle autorità hanno dimostrato che "i dispositivi erano pre-programmati per esplodere e contenevano materiali esplosivi collocati accanto alla batteria", ha dichiarato il funzionario, che ha richiesto l'anonimato a causa della natura sensibile del caso.
Intanto un testimone che partecipava al funerale del figlio del deputato di Hezbollah, Ali Ammar, nella zona sud di Beirut, ha descritto alla sempre Cnn il caos che si è scatenato quando, durante le esequie, sono esplosi i walkie talkie in quello che appare essere un nuovo attacco di Israele contro l'organizzazione sciita libanese.
Il testimone, rimasto anonimo per motivi di sicurezza, ha riferito di aver sentito un forte botto, seguito poi dalle urla di uomo. L'uomo, che evidentemente aveva il walkie talkie, era coperto di sangue e - secondo la fonte - ha perso entrambe le mani a causa della deflagrazione.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite convoca una riunione di emergenza venerdì pomeriggio per discutere dell'ondata di attacchi di Israele in Libano. Lo fa sapere la Slovenia, presidente di turno del Consiglio. Il vertice è stato richiesto dall'Algeria, l'unico Paese arabo nel Consiglio. Mentre l'Assemblea generale dell'Onu chiede la fine dell'occupazione israeliana. La risoluzione presentata dai palestinesi che domanda la fine dell'occupazione entro “12 mesi” ha ottenuto 124 voti a favore, 14 contrari e 43 astensioni. L'obiettivo era accogliere il parere di luglio della Corte Internazionale di Giustizia secondo cui l'occupazione israeliana dei territori e degli insediamenti palestinesi è illegale e dovrebbe finire.