Kiev, 8 aprile 2024 – La centrale nucleare di Zaporizhzhia è nuovamente al centro del conflitto ucraino. Un attacco con i droni è stato condotto nel primo pomeriggio e ha causato il ferimento di 6 persone. Uno dei droni è stato abbattuto sul tetto del reattore 6. Si tratta dell’ennesimo assalto allo stabilimento nucleare, ormai fuori servizio dal 2022. Mosca ha reso noto che l’incursione non ha minacciato la sicurezza della centrale. “I tentativi dell'Ucraina di bombardare la centrale nucleare di Zaporizhzhia continuano.
Oggi un drone kamikaze è stato abbattuto sopra la centrale elettrica ed è caduto sul tetto della sesta unità energetica. Non sono state riscontrate minacce alla sicurezza della centrale nucleare”, sostengono le autorità russe, come riporta la Tass,
la cui versione non è verificabile in modo indipendente. “Il livello di radiazioni è invariato. Nessuno è rimasto ferito. Mostreremo sicuramente agli ispettori dell'Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) il punto in cui la centrale è stata colpita", ha dichiarato alla Tass Yevgeniya Yashina, direttore delle comunicazioni della centrale.Stamattina presto la centrale ha subito un altro attacco che ha causato grande preoccupazione per i possibili effetti collaterali che potrebbero essere causati colpendo i reattori e che porterebbero a gravi incidenti nucleari. La paternità degli attacchi non è ancora chiara e le parti in causa continuano ad accusarsi a vicenda. La Russia sta intensificando una “campagna di provocazioni e falsità”, ha detto il direttore del centro ucraino per la lotta alla disinformazione, il tenente Andriy Kovalenko. Mosca attacca il sito “con i droni, fingendo che la minaccia alla centrale e alla sicurezza nucleare provenga dall'Ucraina”, ha aggiunto. Dall’altra parte il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, accusa l’Ucraina di portare avanti una strategia di “provocazione molto pericolosa che potrebbe portare gravi conseguenze”, accusando l’esercito ucraino di essere responsabile degli attacchi.
Anche il presidente dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, ribadisce la pericolosità degli attacchi al sito nucleare, dichiarando che violano i cinque principi fondamentali per la protezione dell’impianto, illustrato dallo stesso al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel maggio dello scorso anno.