Roma, 30 aprile 2024 - AstraZeneca ha ammesso in tribunale che il suo vacino anti Covid può provocare la trombosi. Il gruppo farmaceutico anglo-svedese lo ha fatto per la prima volta depositando una documentazione in un tribunale britannico nel corso di una causa collettiva, si legge sulle pagine de The Telegraph.
Trombosi col vaccino in casi rari
Dai documenti presentati da AstraZeneca risulta che il suo vaccino "in casi molto rari può causare Tts", la cosiddetta 'sindrome da trombosi con trombocitopenia', cioè coaguli di sangue e bassi livelli ematici di piastrine.
Ammissione costosa
Una ammissione che potrebbe aprire la strada a richieste milionarie da parenti di persone colpite da trombosi dopo l'iniezione anti Covid. L'azienda nei documenti legali depositati a febbraio parla di "meccanismo causale non noto" con cui il vaccino può provocare la trombosi.
AstraZeneca: Tts anche senza vaccino
Nella memoria difensiva AstraZeneca ha anche scritto che il Tts "può verificarsi anche in assenza della somministrazione del vaccino. Il nesso di causalità in ogni singolo caso sarà oggetto di prove da parte di esperti".
Il Covishield sviluppato con Oxford
Il britannico Indipendent ha ricordato che il vaccino Covishield di AstraZeneca è stato sviluppato dall'azienda anglo-svedese in collaborazione con l'università di Oxford, è stato prodotto dal Serum Institute of India ed è largamente somministrato in oltre 150 Paesi.
Le prime ombre durante la pandemia
Già in periodo di pandemia alcuni studi aveva gettato un'ombra, palando di efficacia anti-Covid solo del 60-80%, e casi di trombosi, anche fatali, dopo la somministrazione. Alcuni citttadini britannici così hanno intentato una causa collettiva sostenendo che Covishield è stato responsabile di morti o gravi lesioni nei sopravvissuti ala trombosi, chiedendo un risarcimento record di 100 milioni di sterline. Tra le testimonianze quella di un uomo che ha affermato che il siero in questione gli ha causato una lesione permanente al cervello come conseguenza di un evento trombotico.
AstraZeneca aveva sempre negato
L'azienda ha sempre contestato le accuse, ma ora in uno dei documenti giudiziari depositati ha riconosciuto la possibilità di trombosi a seguito del vaccino, in casi molto rari. AstraZeneca anche all'inizio delle contestazioni nel 2023 non aveva mai accettato la correlazione tra vaccino e Tts.
Oms: casi dopo vaccinazione, ma benefici maggiori di rischi
Ma a breve anche l'Organizzazione mondiale della sanità confermò casi "dopo la vaccinazione con Covishield" di "trombosi con trombocitopenia, che comporta eventi insoliti e gravi di coagulazione del sangue associati a una bassa conta piastrinica". Aggiungendo però che "nei Paesi con trasmissione Sars-CoV-2 in corso il beneficio della vaccinazione nella protezione contro Covid-19 supera di gran lunga i rischi".