Mosca (Russia), 30 ottobre 2023 – I primi video hanno cominciato a circolare sui social nella tarda serata di domenica. Una vicenda dai contorni ancora da definire con diversi scambi di accuse. Tentiamo di ricostruire la vicenda.
Cosa è successo
Di sicuro c’è la notte di tensione all'aeroporto di Makhatchakala, capitale della repubblica russa a maggioranza musulmana del Daghestan.
Diverse decine di persone hanno preso d'assalto la pista e il terminal dopo che era stato annunciato l'atterraggio di un aereo proveniente da Israele. Drammatiche le immagini che circolano sui social e che testimoniano quella che sembra essere una vera a propria caccia all'uomo, con echi sinistri di pogrom.
I video sui social
Nei video si sente tra le persone che hanno invaso lo scalo anche qualcuno che urla 'Allah u Akbar', mentre altre immagini mostrano decine di uomini che abbattono le barriere, cercano di controllare le auto in uscita dall'aeroporto o sfondano le porte all'interno del terminal. A placare gli animi l'intervento delle forze speciali e della polizia, mentre le autorità lanciavano un appello a cessare gli "atti illegali”.
Il personale dello scalo da parte sua ha suggerito ai manifestanti di scegliere tre persone dotate di telecamera per entrare nell'aereo e dimostrare che non c'erano ebrei nella cabina del velivolo.
La condanna di Israele
"Israele si aspetta che le autorità di polizia russa proteggano la sicurezza di tutti i cittadini israeliani ed ebrei ovunque essi si trovino e agiscano in maniera risoluta contro i manifestanti e contro la selvaggia istigazione diretta contro gli ebrei e gli israeliani”, ha tuonato il ministero degli Esteri israeliano, precisando che “l'ambasciatore israeliano in Russia Alex Ben Zvi sta lavorando con le autorità russe per assicurare la sicurezza degli israeliani e degli ebrei in quel posto”.
Zelensky: “Colpa dell’odio russo”
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha parlato di “video spaventosi da Makhachkala”, sottolineando che quanto accaduto in Daghestan "non è un incidente isolato, ma piuttosto fa parte della diffusa cultura russa di odio verso le altre nazioni. Nell'ultimo anno il ministro degli Esteri russo ha espresso una serie di dichiarazioni antisemite, e anche il presidente russo ha fatto insulti antisemiti”, ha aggiunto Zelensky.
Russia e Hamas
L'incidente arriva in un momento di particolare tensione tra la Russia e lo Stato ebraico per la guerra a Gaza. Nei giorni scorsi una delegazione di Hamas si è recata a Mosca per colloqui e oggi il ministero degli Esteri a Gerusalemme ha convocato l'ambasciatore russo in Israele Anatoly Viktorov per protestare, sottolineando tra l'altro di considerare "grave la mancanza di una condanna chiara da parte di Mosca dell'organizzazione terroristica Hamas e il comportamento della Russia negli organismi internazionali”.
Sessanta arresti
Sono stati identificati più di 150 partecipanti attivi agli scontri all'aeroporto di Makhachkala, in Daghestan, repubblica a maggioranza musulmana parte della Federazione russa; 60 di loro sono stati arrestati e portati alla polizia, riferisce la Direzione principale degli affari interni russa per il Distretto federale del Caucaso settentrionale.
Dieci feriti, due gravi
Il governatore Sergei Melikov ha condannato l'assalto avvenuto ieri nell'aeroporto di Makhatchakala, da parte di un gruppo di manifestanti violenti che "cercavano ebrei" dopo l'atterraggio di un volo proveniente da Tel Aviv. Una ventina di persone sono state ferite, civili e agenti di polizia, e una decina hanno dovuto essere ricoverati in ospedale, secondo il ministero della Sanità locale. Di questi, due sono gravi. Queste azioni rappresentano "una flagrante violazione della legge – ha denunciato il governatore – non c'è coraggio nell'aspettare persone disarmate che non hanno fatto nulla di vietato, non c'è onore nell'insultare gli stranieri, mettere le mani nelle loro tasche e cercare di controllare i loro passaporti, non ci sono buone intenzioni nell'attaccare donne con bambini che stanno ricevendo cure all'estero". "Tutti i daghestani sono solidali con la sofferenza delle vittime delle azioni di persone e politici ingiusti e pregano per la pace in Palestina, ma ciò che è accaduto nel nostro aeroporto è vergognoso e deve essere valutato in modo adeguato dalle forze dell'ordine. E questo sarà fatto", ha concluso il governatore nel suo post su Telegram.
Le parole di Salvini
"Inneggiando ad Allah e sventolando bandiere palestinesi, una folla di islamici ha invaso un aeroporto in Daghestan a caccia di ebrei…”. Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini su X. “Incredibile, pazzesco, sconvolgente. Terrorismo, odio, violenza e antisemitismo da condannare, senza se e senza ma”.