Martedì 19 Novembre 2024

L’impressionante arsenale nucleare della Russia di Putin: pronto a colpire

Il Cremlino controlla il maggior numero di testate nucleari al mondo, superando gli Stati Uniti e, nettamente, la Cina

Roma, 19 novembre 2024 – L’Ucraina può utilizzare armi a lungo raggio Usa per colpire in territorio russo. L’autorizzazione è arrivata dal presidente americano Joe Biden. Per tutta risposta il Cremlino ha stabilito che potrà colpire l’Ucraina con armi nucleari in caso di attacco con missili a lunga gittata sul suo territorio. Ma qual è l’arsenale nucleare della Russia? Quali armi atomiche ha a disposizione Putin? Quando e come potrebbe utilizzarle?

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Il Moskit è un missile da crociera antinave supersonico con capacità di testata convenzionale e nucleare

Quante testate nucleari ha la Russia

I numeri, freddi e crudi, sono inquietanti: 5.900 testate nucleari, di cui 1900 ordigni tattici. Questi sono i dati forniti dall’Ispi (Istituto per gli studi della politica internazionale) sull’arsenale atomico a disposizione della Russia. Un potenziale, a livello di cifre, maggiore rispetto a quello degli Stati Uniti.

Le armi nucleari tattiche

Quando si parla di arma nucleare tattica si fa riferimento a una bomba progettata per essere utilizzata nel campo di battaglia in diverse situazioni belliche, con un potenziale inferiore rispetto alle armi nucleari strategiche, con funzione deterrente e che potrebbero distruggere aree ben più vaste.

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Missili intercontinentali

Proprio questo tipo di testate è stato montato sui missili intercontinentali russi puntati verso gli Stati Uniti e, al tempo stesso, su quelli americani rivolti verso il territorio russo. Le testate tattiche moderne, tuttavia, sono nettamente più distruttive di quelle sganciate durante i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki del 1945. Possono essere installate su missili usati normalmente per il trasporto di esplosivi convenzionali. Nel caso di Mosca, quasi una testata tattica su due sarebbe installata su missili cruise e siluri in dotazione alla Marina russa.

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Il lancio di un missile nel corso di un recente test nucleare russo

Le armi atomiche di Usa e Russia

La Russia e gli Stati Uniti possiedono il 90% dei 12.500 ordigni atomici tattici e strategici nel mondo, distribuiti tra i nove Paesi che ne sono in possesso. Mosca ha un lieve vantaggio, con 5.900 ordigni, seguita dagli Usa, con 5.200. Molto distanziati gli altri stati, a partire dalla Cina, con 410, la Francia e la Gran Bretagna. Gli altri Paesi del “club” atomico sono Pakistan, India, Israele e Corea del Nord.

La valigetta nucleare e l’ordine di colpire

Ma chi ordina un attacco nucleare? Qual è la catena di comando che autorizza un lancio di un missile a testata atomica? Il presidente russo è l'ultimo a decidere sull’uso delle armi nucleari. La cosiddetta valigetta nucleare, o "Cheget" (dal nome del monte Cheget nelle montagne del Caucaso), è sempre con il presidente. Si ritiene che anche il ministro della Difesa russo, e il capo di stato maggiore delle forze armate abbiano tali valigette.

La valigetta è uno strumento di comunicazione che collega il presidente ai suoi vertici militari e quindi alle forze missilistiche attraverso la segretissima rete elettronica di comando e controllo "Kazbek". Kazbek supporta un altro sistema noto come "Kavkaz".

Se la Russia pensasse di dover affrontare un attacco nucleare strategico, il presidente, tramite le valigette, invierebbe un ordine di lancio diretto alle unità di comando e di riserva dello stato maggiore che detengono codici nucleari. Tali ordini si riversano rapidamente attraverso diversi sistemi di comunicazione alle unità missilistiche strategiche, che poi lancerebbero i missili contro gli obiettivi.