Mercoledì 13 Novembre 2024
Francesca Campana Comparini
Esteri

Antisemitismo, alle radici dell’odio: deicidio e pregiudizi. Il ruolo della Chiesa

La filosofa Francesca Campana Comparini: per secoli la religione ha alimentato l’antigiudaismo

Roma, 14 novembre 2024 – Alla luce dei fatti violenti di Amsterdam mi sono chiesta se l’antisemitismo sia un fenomeno soltanto occidentale oppure è presente anche in Paesi orientali come il Giappone, l’India o la Cina. Sembra che il Giappone non si sia mai interessato della questione ebraica; la religione è un fatto totalmente indifferente. In India essere ebreo spesso è stato tradotto nella considerazione se non aspirazione di essere considerato ricco, geniale e influente, al punto che, sul principale sito matrimoniale indiano, 3.5 milioni di persone indiane risultano iscritte come ebree. Numeri irreali perché ciò vorrebbe dire che il numero di ebrei in India supera di 700 volte i dati effettivi.

La filosofa Francesca Campana Comparini
La filosofa Francesca Campana Comparini

La Cina, dagli anni ‘90 ad ora è divenuta il secondo partner commerciale di Israele e se si parla di antisemitismo è in chiave dichiaratamente antiamericana. L’Australia invece, da Paese di buona tolleranza, dopo l’attacco del 7 ottobre ha registrato un aumento di contenuti antisemiti sul web di circa il 1000%. L’antisemitismo quindi come pregiudizio culturale, religioso e sociale, sembra marcatamente europeo. Come mai? L’Europa è da sempre a maggioranza cristiana e solo nel 1986 papa Giovanni Paolo II definì gli ebrei come ’fratelli maggiori’. Fino agli anni ‘80 la distanza e le avversità erano marcate; ’perfidi giudei’ era un’espressione utilizzata nella preghiera universale del Venerdì Santo soppressa da Giovanni XXIII nel 1959. Nel 1960 fu tolta dal rito del battesimo l’invocazione «abbia in orrore la perfidia giudaica».

Accusare li ebrei di deicidio fu per secoli un cardine dell’antigiudaismo cristiano, fino a quando Paolo VI, nel 1965, con il Concilio Vaticano II, stabilì che non può esser loro imputato. Nel 1991 Giovanni Paolo II chiese perdono e nel 2000 inserì in una fenditura del Muro del Pianto a Gerusalemme il testo del ’mea culpa’. Quanto allora la Chiesa può dirsi corresponsabile della cultura antisemita in Europa? Inoltre, a che punto è la Chiesa oggi?