Giovedì 24 Ottobre 2024

Bloccate sull’Himalaya, vive dopo 72 ore senza cibo né attrezzatura

Così sono sopravvissute Fay Manners e Michelle Dvorak, salvate domenica mattina. Mercoledì, a quota 6.400 metri, avevano perso il sacco con le provviste. “Eravamo terrorizzate”

Fay Manners (sinistra) e Michelle Dvorak (destra)

Fay Manners (sinistra) e Michelle Dvorak (destra)

Roma, 7 ottobre 2024 – Settantadue ore disperse a più di 6mila metri di altitudine sulla catena montuosa dell’Himalaya, senza attrezzature e rifornimenti: Fay Manners e Michelle Dvorak sono sopravvissute per raccontarlo. Le due alpiniste sono state salvate domenica mattina, dopo due giorni di ricerca. 

Manners, britannica, e Dvorak, statunitense, sono due alpiniste specializzate in arrampicata, che stavano tentando la scalata della montagna Chaukhamba, nel nord dell’India. “Venerdì 27 settembre, Michelle e io abbiamo lasciato il nostro campo base sul ghiacciaio Satopanth per tentare il Chaukhama III attraverso il suo contrafforte SE non scalato”, ha spiegato Manners sul suo profilo Instagram. “Per i 5 giorni successivi abbiamo attraversato terreni ripidi e complessi, abbiamo scalato su roccia di granito con difficoltà fino al 7a+, su ghiaccio e su terreno misto, abbiamo dormito su bivacchi sospesi davvero precari e ci siamo fatte strada con attenzione su alcuni blocchi molto sciolti”, continua la scalatrice. 

Fay Manners e Michelle Dvorak prima della partenza per la scalata della cima Chaukhamba III (Instagram)
Fay Manners e Michelle Dvorak prima della partenza per la scalata della cima Chaukhamba III (Instagram)

Nella giornata di mercoledì 2 ottobre, la missione prende una piega sfortunata e inaspettata: una roccia pericolante ha tagliato la corda che le due stavano utilizzando per sorreggere i borsoni. “Abbiamo avuto la sfortuna di perdere un sacco che conteneva la maggior parte del nostro equipaggiamento di sicurezza, la tenda e il fornello, i miei pantaloni di piuma, i ramponi e le piccozze”, spiega Manners nella descrizione del post. A quel punto, le due alpiniste avevano raggiunto i 6400 metri di altitudine e avevano superato la parte più complicata della scalata, ma non potevano più proseguire. 

Le due sono riuscite ad inviare un messaggio di emergenza, ma le squadre di ricerca e salvataggio hanno avuto diverse difficoltà a trovarle. Manners ha raccontato alla BBC di essersi sentita “terrorizzata” mentre cercava compiere parte della discesa senza attrezzatura. “Non avevamo più nessuna attrezzatura di sicurezza. Nessuna tenda. Nessuna stufa per sciogliere la neve per l'acqua. Nessun vestito caldo per la sera. Le nostre piccozze e i nostri ramponi per tornare al campo base. Nessuna torcia per muoversi di notte”, ha raccontato la scalatrice alla testata britannica. 

Dvorak e Manners hanno condiviso l’unico sacco a pelo salvatosi dalla caduta e si sono riparate su una sporgenza, mentre le condizioni meteo erano in peggioramento e iniziava a nevicare. Il mattino successivo, un elicottero ha sorvolato la zona cercandole, ma non è riuscito a localizzarle. 

Le due alpiniste sono state salvate dopo tre giorni dall’invio del messaggio: “Sabato 5 siamo tornate al sicuro dopo 72 ore”, ha scritto la scalatrice britannica nel suo post. Un gruppo di alpinisti francesi – che ha saputo della situazione delle due da amici comuni – è riuscito a raggiungerle e ha condiviso con loro cibo e attrezzature, segnalando la posizione all’elisoccorso, che è riuscito finalmente a prelevare Dvorak e Manners. 

Il post pubblicato su Instagram da Manners con il percorso seguita dalle due scalatrici
Il post pubblicato su Instagram da Manners con il percorso seguita dalle due scalatrici

Fay Manners è un’alpinista esperta, che nel 2022 ha completato la prima scalata femminile della ‘Phantom Direct’, una via di 1600 metri nella parete sud delle Grandes Jorasses, nel massiccio del Monte Bianco, insieme alla collega Line van den Berg. L’alpinista ha definito l’incidente con la corda “molto sfortunato ed estremamente raro”.