Domenica 15 Settembre 2024

Alluvione in Europa centrale e orientale: morti, black out ed evacuazioni. Romania in ginocchio

Tempesta Boris: da giovedì diverse zone di Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Slovacchia e Polonia sono state colpite da forti venti e piogge insolitamente violente. Una nuova ondata di maltempo è prevista la prossima settimana anche sull’Italia

Bucarest, 15 settembre 2024 – Europa centrale e orientale in ginocchio per il maltempo. Cinque persone sono morte in Romania a causa delle inondazioni provocate dalla tempesta Boris, che ha portato piogge torrenziali e disagi diffusi. Una vittima si registra in Polonia, un’altra in Austria. Da giovedì colpite anche diverse zone di Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia con forti venti e piogge insolitamente violente. Una nuova ondata di maltempo è prevista la prossima settimana anche sull’Italia, dopo quella che nei giorni scorsi ha fatto crollare le temperature.

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Pioggia forte per giorni in Emilia Romagna: “Attenzione alle allerte meteo”

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Klodzko, sud della Polonia (foto Ansa)
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Romania

"Siamo di nuovo di fronte agli effetti del cambiamento climatico, sempre più presenti nel continente europeo, con conseguenze drammatiche", ha affermato il presidente rumeno Klaus Iohannis. "Dobbiamo continuare a rafforzare la nostra capacità di anticipare eventi meteorologici estremi." In Romania quattro corpi sono stati scoperti nella regione più colpita, Galati, nel sud est, dove sono state danneggiate 5.000 case. Centinaia di persone sono state salvate in 19 parti del Paese, hanno riferito i servizi di soccorso, pubblicando un video di case allagate in un villaggio vicino al fiume Danubio. "Questa è una catastrofe di proporzioni epiche", ha detto Emil Dragomir, sindaco del villaggio di Slobozia Conachi a Galati, dove 700 case sono state allagate.

Slobozia Conachi, Romania (foto Ansa)
Slobozia Conachi, Romania (foto Ansa)

Repubblica Ceca

Circa 100.000 vigili del fuoco sono stati mobilitati nella Repubblica Ceca, dove venerdì si sono registrati quasi 2.900 incidenti, la maggior parte dei quali dovuti alla caduta di alberi e alle inondazioni. Quasi 50.000 case erano senza elettricità sabato, ha detto la società elettrica ceca CEZ, e un ospedale nella città sudorientale di Brno è stato evacuato sabato mattina. "Il terreno è ora saturo, quindi tutta l'acqua piovana rimarrà in superficie", ha detto il ministro dell'Ambiente Petr Hladik su X, ex Twitter. Ai residenti vengono offerti sacchi di sabbia gratuiti per sostenere le loro case.

Alluvione a Lipova-Lazne, Repubblica Ceca (foto Ansa)
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Gli edifici danneggiati a Lipova-lazne, Repubblica Ceca (foto Ansa)
Gli edifici danneggiati a Lipova-lazne, Repubblica Ceca (foto Ansa)

Slovacchia

La vicina Slovacchia ha dichiarato lo stato di emergenza nella capitale Bratislava. Nel frattempo in Polonia il governo ha avvertito che la situazione sarà più difficile nel sud-ovest fino a sabato pomeriggio e sera. Le autorità hanno chiuso il valico di frontiera di Golkowice con la Repubblica Ceca dopo che un fiume ha rotto gli argini, hanno chiuso diverse strade e bloccato i treni sulla linea che collega Prudnik a Nysa.

Austria

Un vigile del fuoco è morto in Bassa Austria durante le operazioni di pompaggio dell'acque a seguito dell'emergenza per le straordinarie inondazioni. Il Paese ha registrato venti di 146 chilometri all'ora nel sud. Da venerdì i vigili del fuoco sono intervenuti circa 150 volte a Vienna per liberare le strade bloccate dai detriti della tempesta e pompare acqua dalle cantine, hanno riferito i media locali. Quattromila case nella regione della Stiria sono senza elettricità e il "picco deve ancora arrivare", ha avvertito il cancelliere Karl Nehammer. Nelle zone montuose dell'ovest, la neve ha bloccato il traffico e i servizi di soccorso erano alla ricerca di un uomo scomparso dopo una valanga. Alcune zone del Tirolo sono state coperte fino a un metro di neve: una situazione eccezionale per metà settembre, che la scorsa settimana ha visto temperature fino a 30 gradi. In Bassa Austria lo straripamento dei fiumi e dei bacini artificiali del Waldviertel, regione situata a circa 115 chilometri a ovest di Vienna, ha costretto centinaia di persone all'evacuazione. "La situazione della tempesta è molto grave. Quasi tutti i Lander sono colpiti da forti piogge e in alcuni casi da nevicate. La situazione sta peggiorando, soprattutto nella Bassa Austria", ha detto sui social network il cancelliere federale austriaco Karl Nehammer. Nehammer ha inoltre precisato che i vigili del fuoco, la polizia, l'esercito e la protezione civile sono in "massima allerta" per far fronte all'emergenza in tutto il Paese alpino. "Il picco non è ancora stato raggiunto. I prossimi giorni continueranno ad essere estremamente difficili e complicati per la popolazione colpita e per i servizi di emergenza", ha aggiunto.

Allagamenti a Stiefern am Kamp, in Austria (foto Ansa)
Allagamenti a Stiefern am Kamp, in Austria (foto Ansa)