Non è solo l’invasione delle truppe ucraine nella regione di Kursk a far sentire vulnerabile la Russia. Gli attacchi dal cielo, con droni e missili, continuano a colpire infrastrutture civili e militari della Federazione, come successo nel porto di Kavkaz, vicino alla Crimea, dove un traghetto con a bordo decine di autocisterne cariche di carburante è stato bombardato ed è colato a picco. Mentre il presidente Vladimir Putin (foto) accusa Kiev di avere cercato di colpire anche la centrale nucleare di Kursk.
Ma in un’Ucraina che si appresta a celebrare, il 24 agosto, il 33esimo anniversario dell’indipendenza, crescono i timori di una possibile intensificazione dei bombardamenti russi. L’ambasciata Usa e quella cinese hanno lanciato ieri un avvertimento ai loro connazionali presenti nel Paese perché si tengano pronti a mettersi al riparo in caso di allarmi aerei. La sede diplomatica americana ha precisato che l’allerta si riferisce ai "prossimi giorni e per tutto il fine settimana".
Intanto la Russia di Vladimir Putin torna a prendere di mira la libertà di stampa. Dopo gli inviati Rai Stefania Battistini e Simone Traini, i servizi di sicurezza russi hanno annunciato un procedimento penale contro altri tre giornalisti: il corrispondente della Cnn Nick Paton Walsh e le reporter ucraine Olesya Borovik e Diana Butsko. L’accusa è "attraversamento illegale della frontiera", ovvero essere entrati in territorio russo senza il permesso di Mosca. Un’imputazione che prevede fino a cinque anni di reclusione.